- Avellino e Palermo si dividono la posta in palio al termine di una sfida intensa, vibrante e ricca di colpi di scena.
Al Partenio-Adriano Lombardi va in scena un match che non delude le aspettative: ritmo alto, occasioni da entrambe le parti e un finale incandescente che tiene il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.
L’Avellino
parte con grande aggressività, spinto dal calore del pubblico di casa. La squadra irpina costruisce con pazienza e trova il vantaggio al 39’, quando Biasci sfrutta un inserimento perfetto e batte il portiere rosanero con un destro preciso. Il gol accende lo stadio e costringe il Palermo a cambiare marcia.
Nella ripresa, infatti, la formazione siciliana torna in campo con un atteggiamento completamente diverso. Il possesso palla aumenta, le linee si alzano e la pressione diventa costante. Il pareggio arriva al 69’: Ranocchia raccoglie una respinta corta e scarica un tiro potente che non lascia scampo al portiere avellinese.
Il Palermo
galvanizzato, continua a spingere e all’83’ completa la rimonta: Joel Pohjanpalo, tra i più attesi della serata, si presenta sul dischetto e trasforma con freddezza il rigore del momentaneo 1-2. Sembra il colpo del ko, ma l’Avellino non si arrende.
All’89’, quando la partita sembra ormai indirizzata, Palumbo trova il guizzo decisivo: controllo, sterzata e sinistro che si infila all’angolino, facendo esplodere nuovamente il Partenio. È il 2-2 che chiude una gara combattuta, resa ancora più tesa dall’espulsione di Diakité nel finale, che lascia i padroni di casa in dieci negli ultimi minuti.
Il triplice fischio sancisce un pareggio che, per quanto visto in campo, appare giusto. L’Avellino dimostra carattere e capacità di reagire nei momenti difficili, mentre il Palermo conferma la propria qualità offensiva e la solidità del suo reparto avanzato.
Una partita che non ha tradito le attese e che, probabilmente, verrà ricordata come una delle più emozionanti della stagione.

