Kanye West, il famoso rapper americano ha finalmente ufficializzato l’uscita del suo attesissimo 10° album, e intorno ad esso si sono verificati fenomeni e interessi di massa quasi incomprensibili. Come mai?
Il primo dei 27 brani che compongono questo nuovo album è solo un ripetersi quasi all’infinito del nome della madre, per l’appunto Donda morta nel 2007. Un vero e proprio mantra che forse per il rapper è il preludio ad un percorso religioso, dedicato all’essere, e quindi in questo senso religioso, proprio perché indirizzato all’anima di chi ascolta. I testi delle canzoni contenute nell’album sono prevalentemente dedicati alla madre e al loro rapporto familiare, anche se in alcuni brani gli argomenti si spostano sulla ex moglie Kim Kardashian con i suoi tradimenti, e la riscoperta di Dio, che secondo l’artista è l’unica guida sana in un mondo musicale ormai irrimediabilmente contaminato dal peccato.
108 minuti di musica! Troppi per i tanti critici musicali del terzo millennio. Ma quando è troppo? E chi stabilisce la giusta quantità? E la qualità? Ma facciamo qualche passo indietro.
Il 10° album di Kanye West era atteso per l’estate del 2020, poi “puff”, sparito non se ne parlò più. In seguito arrivarono i nuovi annunci, e i comunicati di promozione che parlavano dell’uscita il 24 luglio di quest’anno. Poi un’altra retromarcia seguita da un secondo evento di presentazione, e tutti nuovamente pronti, e soprattutto curiosi. Il rapper e produttore di Chicago non è nuovo a certi stratagemmi, nel 2019 annunciò l’uscita di Yandhi, un album che ufficialmente non ha mai visto né sentito nessuno, tranne alcuni brani che sono stati “leakati” e salvo poi la pubblicazione per intero, non ufficiale, finita su YouTube.
Ma torniamo alla domanda che in tanti si fanno in queste ore: perché c’è tutta questa attenzione all’album di West? Ne scrivono perfino importanti quotidiani italiani che notoriamente non si preoccupano di ciò che accade nel mondo della musica. Forse è proprio questo il segreto di “Donde”. A prescindere dalla musica tutto il creare aspettative, creare mistero, suscitare l’interesse per fatti collaterali, come la presenza della ex, Kim Kardashian, al suo fianco su un palco proprio qualche giorno fa, vestita da sposa.
Avrà anche giovato l’annuncio della pubblicazione da parte della casa discografica senza il suo consenso. Insomma pare proprio che la musica, “da sola” potrebbe non farcela, e certi escamotage siano necessari per creare attenzione. E se non fosse tutto lì?