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Nicolò Farruggio, vicepresidente vicario di Federalberghi Sicilia, ha parlato dell’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio il settore turistico.

Durante il Time Magazine di oggi si è parlato proprio delle difficoltà riscontrate da questo settore. Nicolò Farruggio, vicepresidente vicario di Federalberghi Sicilia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

 

«Il turismo non è considerato con la giusta attenzione, soprattutto in questo periodo di crisi. Si è sottovalutata nell’immediatezza quella che è stata una crisi epocale. La riapertura di una struttura ha un costo. Molte strutture in Sicilia si stavano preparando per riaprire, ma hanno dovuto richiudere, perdendo molto denaro. Molte strutture non hanno mai riaperto ed è difficile riaprire dopo un anno e mezzo senza sostegno -continua Farruggio di Federalberghi-. Ci aspettiamo tempi bui. In città alcuni colleghi mi hanno fatto sapere che al 30 ottobre chiudono. Molti colleghi sono stati avvicinati da alcuni acquirenti esteri,alcuni hanno ceduto perché la spesa economica è significativa. In una situazione così straordinaria non può passare in secondo piano. Bisogna salvaguardare ciò che è stato  costruito in questi anni. Servono delle spese oculate. L’imposta di soggiorno, che potrebbe dare un sospiro di sollievo, non può essere utilizzato da attività non idonee e utili».

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