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Oggi, si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Dal 1990, l’associazione A.G.S.A.S. (Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidali) è in prima linea nella ricerca di soluzioni per arginare la devastante disabilità delle persone affette da questa malattia idiopatica.

L’Assemblea Generale dell’ONU, nel 2007, istituisce la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si celebra il 2 aprile. “Questa giornata – dice il Presidente dell’A.G.S.A.S. (Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidali) Dr. Luigi Aloisi – ci mette nelle condizioni di riflettere e di fermarci perché ci sono gli altri e non bisogna essere egoisti. Ci sono gli altri nel momento in cui ti fermi e stai ad ascoltare. Il ricordarci che l’autistico esiste e con il quale prima o poi dobbiamo confrontarci è la Giornata Mondiale dell’Autismo”.

In Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico. Tale disturbo si manifesta attraverso deficit nella comunicazione e nell’interazione sociale, e mediante modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. Nonostante gli innumerevoli studi e le varie ipotesi avanzate dai ricercatori, l’autismo è, purtroppo, ancora oggi, una malattia sconosciuta nelle cause. La diagnosi, infatti, è di tipo clinico, basata cioè sull’osservazione dei sintomi e non su indagini strumentali e/o di laboratorio.

L’impegno di A.G.S.A.S. onlus

L’A.G.S.A.S.  onlus, l’associazione più antica del panorama italiano (dopo quella nazionale), ha avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale e rivoluzionario nella ricerca sull’autismo, nella tutela delle persone affette da questa patologia e nel sostegno delle loro famiglie. Questa associazione, nata a Palermo nel 1990 da un gruppo di genitori di bambini con autismo grazie alla lungimirante idea del Presidente Dr. Luigi Aloisi,  “nell’arco di 30 anni – racconta a Radio Time il Presidente – è riuscita a proporre e far capire che, laddove la ricerca latita, di autismo si può anche guarire grazie ad un intervento più precoce possibile e ad un’educazione speciale che è al momento l’unica possibilità di riabilitazione. Questa educazione speciale è diventato un baluardo dell’Associazione A.G.S.A.S. che è riuscita a far creare dei provvedimenti normativi che possano tutelare i bambini e i ragazzi affetti da questo disturbo. Nel 2005 l’A.G.S.A.S è riuscita, infatti, a far introdurre la legge dello 0,1% grazie alla quale ogni Azienda sanitaria Locale è tenuta a destinare lo 0.1 per cento delle somme poste in entrata nel proprio bilancio annuale alla rete integrata di servizi per l’Autismo. Nel 2007, con sacrifici non indifferenti è riuscita ad elaborare in Italia le prime Linee Guida organizzative sull’assistenza alle persone con disturbo autistico e nel 2011, sono stati creati, inoltre, anche i primi standard organizzativi della Regione Siciliana dove vengono specificati i tipi di intervento necessari per salvaguardare ed educare i ragazzi affetti da questa patologia. L’associazione continua a salvaguardare gli importanti interventi educativi-riabilitativi curati da professionisti e svolti non solo presso il centro diurno ma anche in altri contesti di vita: a casa , nelle scuole e nel territorio”.

L’A.G.S.A.S., da tanti anni, si impegna per poter ottenere la tutela dei diritti anche delle persone adulte affette da questi disturbi del neurosviluppo. E’ ideatrice di una possibile futura legge che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione. “Potrà essere il futuro, il patrimonio e l’eredità per gli adulti affetti da autismo – racconta ancora il Presidente Aloisi . E’ una legge improntata sull’inserimento lavorativo dei ragazzi con autismo nelle aziende e nelle attività produttive del Paese in modo tale che questi ragazzi assistiti da un tutor possano acquisire tutte quelle competenze necessarie per l’autogestione. “Sarà – aggiunge Luigi Aloisi – una riabilitazione quoad vitam con l’intervento dello Stato che deve farsi carico per Costituzione di tutti gli individui di qualsiasi età, razza e condizione sociale. L’autismo è una patologia ma non è irreversibile. L’autistico è una persona ansiosa perché non capisce il nostro tipo di messaggio e non capisce che ci sono delle alternative al suo modo di sentire. L’autistico è in perenne ansia dovuta a questa mancata relazione e comunicazione. Se riusciamo ad inserire l’autistico nel mondo del lavoro non sarà più un estraneo”.

Per sostenere le preziose iniziative dell’Associazione Genitori Soggetti Autisti Solidali clicca qui –> http://https://autismoperche.it/5xmille-agsas/

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