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Il 12 Ottobre 1492 Cristoforo Colombo scoprì l’America ma anche il cacao: “Nuovo Mondo” per il palato.

ColumbusDay 
12 Ottobre: tra #ColumbusDay e #ChocoDay

Se Cristoforo Colombo fosse stato un terrapiattista e non avesse “scoperto” l’America, forse, in Europa non sarebbe mai arrivato il cacao dal quale si ottiene il nostro amato cioccolato, che affonda le sue origini proprio nel Nuovo Mondo.

Ancora oggi, sono molti i dubbi che aleggiano su chi sia stato a scoprire l’America ma, nei libri di storia, si continua a leggere il nome di Cristoforo Colombo e, in varie parti del mondo, si continua a celebrare la ricorrenza del Columbus Day (cioè la giornata della scoperta dell’America) che muta il nome a seconda del paese: nelle Bahamas, dove sbarcò Cristoforo Colombo, è il Discovery Day (Giorno della scoperta), in Venezuela è il Día de la Resistencia Indígena (Giorno della resistenza indigena), in Costa Rica, invece, è il Día de las Culturas (Giorno delle culture) e il Día de la Hispanidad (Giorno della Ispanità) in Spagna.

il 12 ottobre in Italia

Pure in Italia, il 12 ottobre, viene celebrato il Columbus Day, ossia la Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo – istituita nel 2004, per ricordare la storica impresa del navigatore genovese che, dopo poco più di un mese di navigazione, scoprì le Americhe – ma, dal 2005, anche il Choco Day, la Giornata Nazionale del cacao e del cioccolato di qualità, promossa da Eurochocolate.

Gli Stati Uniti e il Columbus Day 

Il Columbus Day – celebrato per la prima volta proprio dagli immigrati italiani a San Francisco nel 1869 e, poi, abolito – fu proclamato festa nazionale in tutti gli Stati Uniti D’America dall’allora presidente Franklin D. Roosvelt. Dal 1971, il giorno della ricorrenza cade il secondo lunedì del mese e, quindi, non coincide sempre con il 12 ottobre, come accade, invece, quest’anno.

Negli Stati Uniti, – ad eccezione di alcuni stati e città americane che hanno deciso di cancellare tale festa nazionale o di sostituirla con una giornata dedicata alle popolazioni indigene, vittime del genocidio (di cui è ritenuto responsabile, secondo i tanti sostenitori di questa iniziativa, proprio il navigatore genovese) – questa giornata è molto sentita, soprattutto dagli italo-americani. Le scuole e gli uffici pubblici sono chiusi e l’Empire State Building di New York viene colorato di verde prato brillante, bianco latte e rosso pomodoro da luci che riproducono il tricolore italiano.

Indubbiamente, l’evento più caratteristico che attrae milioni di visitatori è la tradizionale parata (Columbus Day Parade), cancellata per l’attuale emergenza coronavirus.

Il cioccolato affonda le sue origini nel Nuovo Mondo

In quel “Nuovo Mondo”, scoperto da Colombo, le fave del cacao venivano utilizzate come moneta di scambio e, proprio da queste “monete”, nasce il prezioso cioccolato: vera e propria gioia per il palato e stimolatore della produzione di serotonina (ormone del buonumore).

Al cioccolato fondente, avente efficacia antinfiammatoria ed effetti positivi per il sistema immunitario, si affiancano vari “tipi” di cioccolato che soddisfano tutti i gusti:

  • extra fondente (in cui la percentuale di cacao minima raggiunge il 75%);
  • extra amaro (in cui la percentuale di cacao va dal’85 al 90%);
  • al latte;
  • giandujia (che ha reso celebre la varietà di nocciole Tonda Gentile delle Langhe);
  • crudo (per la particolare lavorazione che non supera i 40° – 42° gradi per tutto il processo di produzione e che non prevede la tostatura della fave di cacao bensì la loro essicazione);
  • di Modica (caratterizzato dalla lavorazione “a freddo” che, a differenza del cioccolato crudo, viene rispettata solo nelle ultime fasi di lavorazione);
  • bianco;
  • aromatizzato con spezie, fiori, frutta e oli essenziali.

Buon “ChoColumbus” Day!

 

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