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ARTICOLO DI FATIMA SANFILIPPO

 

Dopo appena una settimana l’Etna fa riparlare di sé. Un’altra eruzione spettacolare dal cratere Bocca Nuova produce una colonna di cenere alta 12 km. I rilievi scientifici dei sismologi dell’INGV di Catania, lasciavano presagire l’ulteriore eclatante esplosione, n’è, perciò, conseguito l’allerta rossa per l’areoporto Fontana Rossa, che si è visto costretto a chiudere il traffico aereo per sicurezza,  dirottando i voli sull’aeroporto di Palermo ‘Falcone-Borsellino’.

Intorno alle 15 si è “spenta” la fontana di lava e, lentamente, si è registrato un decremento dell’attività eruttiva sul cratere sud-est. Innalzatasi, così, la soglia di sicurezza dello spazio aereo su Catania, alle 15:30 l’aeroporto cittadino ha dato il via libera con prudenza al traffico aereo, contingentando i voli, con gli ovvi ritardi, fino alla cessazione dell’ emergenza.

La Sac, società di gestione dei servizi aeroportuali catanesi, invita, perciò, i passeggeri a consultare i siti ufficiali delle compagnie aeree per verificare lo stato del proprio volo, oppure a consultare il sito ufficiale dello scalo aeroporto.catania.it.

L’eruzione di oggi prosegue la già intensa attività vulcanica siciliana di questo febbraio: dopo la spettacolare eruzione dell’Etna del 10 febbraio, infatti, il successivo 13 è ripresa anche l’attività del cratere di nord dello Stromboli. In questi otto giorni mentre “Iddu” ha ripreso la sua routine, con la cadenza stromboliana, di un “botto” ogni 20 minuti circa, “a muntagna” replica con una fontana di lava che da Bocca Nuova dell’Etna lascia tutti letteralmente “a bocca aperta”.

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