Il via dal primo luglio
La Sicilia anticipa i tempi e dal primo luglio sarà la prima regione d’Italia a partire con i saldi estivi. Le altre 19 regioni inizieranno con 24 ore di ritardo, il 2 luglio. Si tratta di un momento importante per i piccoli e medi imprenditori locali che, in un momento di ripartenza, contano su questo passaggio per dare una svolta alla stagione. I numeri sembrano incoraggianti. Secondo Federconsumatori solo a Palermo si prospetta un movimento pari a circa 16 milioni di euro. La cifra sale fino a 30 milioni di euro per tutta la provincia palermitana.
Cosa si prevede per le famiglie
Federconsumatori ha provato a stilare un report su quello che potrebbe essere l’atteggiamento delle famiglie palermitane. Risultati che lasciano ben sperare i commercianti per le prossime settimane. Si stima che quasi la metà dei nuclei familiari della città acquisterà almeno un capo d’abbigliamento in occasione dei saldi estivi. Il 48% cederà alla tentazione dell’acquisto a prezzo scontato. In pratica almeno 125 mila persone a Palermo e 236 mila in tutta la provincia. La spesa media per acquisto dovrebbe attestarsi intorno ai 130 euro. L’incognita della stagione resta il caro vita. La percezione da parte dei consumatori di trovarsi di fronte ad un periodo economicamente buio, potrebbe contrastare la voglia di acquisti.
I cari vecchi consigli
Puntuali come i saldi estivi arrivano, di pari passo, anche i consigli per evitare le ‘fregature di stagione’. Tenete sempre a mente che qualsiasi capo deve essere accompagnato da una relativa targhetta del prezzo. In questa deve essere facilmente riconoscibile quello originale, la percentuale di sconto e la cifra reale richiesta per l’acquisto. Ricordate che non è per nulla vero il fatto che i capi in saldo siano da pagare in contanti. Al contrario, dal primo luglio è scattato l’obbligo di fornire la possibilità di pagamento con Pos. Se anche non è vietato da nessuno, diffidate da sconti superiori al 60%. Il rischio è quello di un rincaro sull’originale per allettare i clienti con uno sconto maggiore. Conservate con cura lo scontrino: non è affatto vero che i capi in saldi non possano essere sostituiti. Come sempre, qualsiasi reale anomalia o comprovata truffa va segnalata ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o a Federconsumatori chiamando lo 0916173434.