In pochi sanno che a Palazzo Adriano, Comune della Sicania, alle pendici del Monte delle Rose, ancora in Provincia di Palermo, ma in posizione equidistante da Agrigento, in occasione della ricorrenza di San Martino , il 10 e l’11 Novembre di ogni anno, da ben 40 anni si celebra la festa della famiglia e della solidarietà, detta anche “la festa dei novelli sposi”, proprio per gli scopi e le finalità della ricorrenza unica e peculiare, che trova le sue meravigliose radici nelle tradizioni “arberesh” di una delle cinque colonie albanesi Siciliane.
La festa si è estesa alla comunità tutta, coinvolgendo anche i fedeli di rito Latino, che non potevano che farne propria la nobile tradizione e l’elevata finalità sociale, che meriterebbe, come detto da uno dei relatori, lo psicologo, psicoterapeuta, Roberto Buccola, di origini Palazzesi, esortando il virtuoso giovane e super attivo Sindaco, Dott. Nicolò Granà, di prendere spunto dalla tradizione Palazzese, per determinare una vera rivoluzione valoriale extraterritoriale che riporti la famiglia come nucleo sociale di base di qualsiasi comunità e che nella tradizione orientale, inverte la relazione ed il ruolo proprio dell’intera comunità sociale a considerarsi una grande famiglia legata insieme dalla solidarietà in tutti i bisogni della vita comune.
All’incontro-convegno di apertura della Festa, che si è tenuto Domenica 10 novembre 2024, presso il Museo civico Real Casina di Palazzo Adriano, a raccontare la tradizione nei suoi intenti socio-politici e dettagli pratici, la Dott.ssa Ilaria Parrino, Presidente dell’Associazione culturale “Paradiso Arebesh”, il maestro Piscopo, che tramite l’opera meritoria di Danilo Dolci, ha puntato l’accento sul valore dei bambini e dei loro bisogni familiari ed educativi, nonchè l’Avv. Adriana Di Giorgio, avvocato matrimonialista, che ha approfondito gli aspetti giuridici legati all’evoluzione del percorso matrimoniale, affrontando i temi della separazione e divorzio, come eventualità concreta evolutiva del nucleo.
Ma tornando a tale pratica di solidarietà agli sposi novelli, ai nuovi nuclei familiari che affrontano i sacrifici di un nuovo percorso di crescita e costruzione di un ulteriore perno della comunità palazzese, ciò che maggiormente rileva e che essa non avviene solo ad opera dei parenti e degli amici più stretti, ma ad opera di tutta la popolazione… ed è proprio questo l’aspetto peculiare e fuori dal comune, che esprime quel concetto di solidarietà screvro dalla necessità o dal bisogno, ma dettato dal sentimento di alimentare il nucleo, la cellula che crea i presupposti per la continuità e la crescita con il tramandarsi della tradizione e del buon sentimento verso il paese ed i suoi cittadini.
Per cui al 10 e all’11 di novembre di ogni anno, si tirano le somme, si celebrano i nuovi nuclei creatisi nell’ultimo anno e da qualche tempo si premiano anche le coppie che compiono 25, 50 e oltre anni di matrimonio.
Gli sposi novelli nel giorno dell’11 Novembre espongono i cosiddetti “Sammartini”, quelli della tradizione, risalenti a quando le necessità erano decisamente più primarie, perciò nel cannistro ci sarà il braciere per riscaldarsi, il calderone per cucinare e si offre pure cibo, pasta, dolci ed un pane dalla forma molto particolare: “La Pitta”, una focaccia, sulla quale viene impresso uno stampo simbolico, dal valore socio-politico-culturale, che raffigura un bordo esterno a 3 circonferenze, che raffigurano le stelle lontane, una parte interna che simboleggia la terra avvolta dal firmamento, tondeggiante a rappresentare un mutamento continuo della vita e del destino; in alto è raffigurato un pesce che nella tradizione greca rappresenta il Cristo, che nel mondo sovrasta tutto e subito sotto i simboli della famiglia: un cuore dal quale partono dei raggi ( i figli), due colombe, il sole e la luna. Ancora sotto lo stemma su un basamento, solido e stabile sul quale vi sono due animali dalle code attorcigliate, giare e otri, che rappresentano le regalie e la solidarietà agli sposi e per finire lo stemma dell’aquila bicipite dell’Impero Bizantino ed anche del Comune di Palazzo Adriano, sotto un’unica corona.
Ma la società è cambiata ed i bisogni sono aumentati…e così la comunità non perde i contatti con la realtà, perchè la tradizione non rimanga solo simboli, filosofia e quel non so che di poetico….ma una festa che regge a 40 anni di tradizione, un principio di solidarietà che sia vero, dagli effetti concreti, che dia davvero sostegno al nucleo fondante di una comunità intera, che non può che prendersi cura degli sposi novelli con aiuti concreti e soddisfacimento di bisogni veri.. e così, dopo il pane, la pasta, le pentole ed il braciere, ora i regali della comunità si estendono anche ad altri oggetti di uso domestico, oggi indispensabili per la sopravvivenza di una famiglia, come lavatrici, stufe, televisori, insomma tutto ciò che può servire in una casa dei nostri tempi.
Insomma, la comunità di Palazzo Adriano si sostituisce, per quanto può, agli aiuti che oggi ci si aspetterebbe dalle Istituzioni per determinare il tanto auspicato aumento demografico ed il tanto atteso sostegno all’istituzione famiglia, che superi i redditi di cittadinanza, di povertà, di sopravvivenza, a cui pochi giovani volenterosi possono attingere, ma che non li esclude dalla necessità di soddisfare bisogni primari, che con le sole loro sostanze sempre non riescono a soddisfare, con il risultato di vivere momenti di crisi non voluti ma non superabili autonomamente e lo fa con un atto di generosità collettiva, che merita ogni più fastoso festeggiamento per la nobiltà del gesto ed il valore del principio fondante.
Standing ovation per una comunità che ha colto il senso vero della solidarietà fine a se stessa per la sopravvivenza delle proprie radici e del proprio futuro!!!
Con il patrocinio della Regione Sicilia e del MIC, Ministero della Cultura ed il fattivo impegno dell’amministrazione tutta:
Sindaco: Dott. Nicolò Granà, Vice Sindaco: Michelangelo Cammarata, Ass. Ambiente e territorio: Dott. Pasqualino Cuttonaro, Ass. alla Sanità: D.ssa Francesca Sulli, Ass. alle attività turistiche culturali: Dott. Salvatore Spata, pres. Consiglio Comunale: D.ssa Alessandra Pizzitola, Vice Presidente Consiglio Comunale: Paola Schirò. e delle Associazioni “Ingegni” di Palazzo Adriano, Presidente D.ssa Alessia Giordano, Pro loco di Palazzo Adriano, Presidente D.ssa Maria Concetta Pedalà, Associazione culturale “Paradiso Arberesh”, Presidente: Dott.ssa Ilaria Parrino.
Idea e progettazione: Prof. Domenica Granà e D.ssa Carmela Di Giovanni.