INTERVISTA STATIC YOUTH- PRESENTANO “FIGHT CLUB”
Fight Club” è il terzo singolo degli Static Youth, uscito il 17 Ottobre del 2025.
Il titolo e la copertina rievocano il famosissimo film di Fincher del 1999. Il riferimento alla
pellicola è chiaro: essere in guerra col mondo e con sé stessi, mentre ciò che sta intorno cade a
pezzi quasi a dare un senso di vuoto ma al contempo di sollievo. La scelta di citare un film di fine
anni ‘90 non è casuale ma risponde all’esigenza di richiamare un immaginario preciso non solo
attraverso la prospettiva musicale ma anche attraverso quella estetica.
Se nel precedente singolo “ESTATE (Non fa x me)” era la spensieratezza a fare da padrona, in
“FIGHT CLUB”, complici l’avanzare dell’autunno e le giornate che si accorciano, è la malinconia a
prendere il sopravvento, dando vita ad un brano introspettivo e cupo.
Il brano inizia senza filtri con un imponente riff di chitarra in pieno stile modern pop-punk,
l’intera canzone è infatti intrisa degli elementi cardine del genere: dai cori nei ritornelli fino al
palm-muting nudo e crudo della strofa. Il testo schiaccia l’occhio all’emo, ci riporta indietro di
qualche anno, quando band come i Mayaday Parade o i 30 Seconds to Mars proponevano una
penna profondamente introspettiva.
Se “FIGHT CLUB” è di per sé pieno di reference, l’aggiunta di un videoclip e di diversi post sui
social, spingono verso la medesima direzione; per l’occasione la band ha infatti tenuto un
“backyard live”, un format che ha riscosso grande successo nella scena punk americana
contemporanea che gli Static Youth hanno deciso di portare per la prima volta in Italia. Il
backyard consiste nel tenere uno spettacolo all’interno di giardino, sul retro di un’abitazione
privata, senza un palco vero e proprio, senza alcun tipo di formalità, secondo la filisofia “DIY – Do
It Yourself”. D’altronde il motto è sempre quello “Don’t Be Static!”, non servono grandi mezzi per
fare musica, basta volerlo.