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La voce soave della Moldavia in “Empty Air”

Per decenni la musica pop è stata dominata dal predominio anglofono sull’asse America, Regno Unito: la lingua inglese come unico passepartout capace di insidiarsi anche in territori con altri ceppi linguistici, e storie di canzoni autoctone.

Empty AirCol tempo anche la nostra musica leggera ha saputo imporsi oltre confine, così quella francese, scandinava, teutonica, latino- americana. Perché la musica come l’aria non conosce frontiere.

I tempi sono ora maturi per apprezzare una nuova voce proveniente dall’Est europeo: la Moldavia.

Valeria Stoica – forse non a caso – ci contagia proprio con un brano che si muove nell’aria sin dal titolo. “Empty Air” giunge in Italia come polline primaverile.

Il singolo Empty Air

Musica: Vladimir Coman Popescu, Valeria Stoica, Serban Ionut Georgescu
Testo : Valeria Stoica, Vladimir Coman Popescu

Con quello sguardo alla Cara Delevingne, quel fare adolescenziale acqua e sapone, Valeria Stoica si presenta con un biglietto da visita ammaliante. “Empty Air” è un esempio di canzone ecologista: imita il respiro della natura, ed è al contempo agli antipodi dell’andamento isterico di tutto ciò che contempla l’essere umano.

Come tutti i sapori genuini, il brano va gustato rispettando i tempi lunghi di madre natura.

Se vi aspettate la consueta fretta endemica da canzone standard ossequiosa alla formula matematica secondo cui tutto deve essere “catchy” (intro 10”, strofa 30” massimo 35”, poi subito ritornello immediato e reiterato fino allo stordimento, niente assoli per carità e guai a esagerare con arrangiamenti troppo ricercati e disturbanti), forse non siete pronti per l’ascolto di “Empty Air”.

“Empty Air” è pari a una specie protetta: è una canzone che va gustata a più riprese prima che possa entrare nel vostro organismo. E poi farà parte di voi; come un profumo ineluttabile. Perché Valeria Stoica è una vera musicista, conosce il significato del suonare in armonia con gli elementi e sa che la musica viaggia con il vento, è aria da respirare a pieni polmoni. L’unico confine che conosce è quello del pensiero.

Il Videoclip di Empty Air

Se esistesse un manifesto delle regole del sogno, nel primo capitolo troveremmo una definizione del ricordo associato all’uso dello slow motion. Il videoclip di “Empty Air” ci fa intrufolare alle spalle di Valeria Stoica in un ricordo (appunto a rallentatore) che sa di ballo liceale. Tra giovani ragazzi che fluttuano nella “Empty Air” come fossero immersi nel mare, scopriamo la doppia versione di Valeria Stoica: lei è tra il pubblico fisicamente, ma mentalmente altrove, ed è al contempo sul palco sulle note del brano.

In questo ping pong di ruoli le “due” protagoniste tendono a confluire l’una nell’altra, fino a un paradossale faccia a faccia che sa di riflesso speculare. Un effetto “doppio sogno” senza l’obbligo del risveglio.

Biografia Valeria Stoica
Il percorso musicale di Valeria Stoica inizia all’età di otto anni. Come spesso dovrebbe accadere è la sensibilità del padre che pone sul binario giusto la vita della figlia. La scuola di musica frequentata per volontà paterna apre le porte della sei corde per la piccola Valeria.

Ma la “sua” voce Valeria la incontra a 16 anni. L’indirizzo lo trova in ascolti casuali su Youtube, scoprendo artisti indipendenti di importante stimolo, ma anche nella musica esiste un primo amore, e per lei sarà sempre ineguagliato: si chiama Damien Rice. Come il suo idolo anche lei diventa polistrumentista: alla chitarra si unisce il pianoforte, il basso, la tromba, il violoncello. Cantautrice dotata di una voce soffice e carezzevole, ha trovato casa nel coinvolgente mondo del canutautorato.

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