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Le pagelle musicali del match andato in scena allo stadio “Ceravolo” e valido per il recupero della settima giornata

DI ROBERTA MANNINO E FRANCESCO LUPO

Le pagelle musicali del match tra Catanzaro e Palermo

PELAGOTTI (7): Ancora una volta è lui il migliore in campo della spedizione rosanero. Nel primo tempo decide di indossare il mantello e “trasformare l’energia, in un gioco duro che… ci ha segnato gli occhi”, parafrasando i Litfiba. “Il volo” dell’estremo difensore va a custodire le speranze siciliane di ritornare a casa con un risultato positivo. Batman.

 

ALMICI : (6,5)È l’unica nota lieta – insieme a Pelagotti – della spedizione calabra. Sul binario di destra “ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite…”, per dirla alla Guccini. Il mezzo punto in più è dato dal calcio di punizione che induce Evacuo alla deviazione fatale. Locomotiva.

 

CRIVELLO (4): Continua l’inizio di stagione deludente da parte del capitano. Inutile tediare il discorso: l’intervento in occasione del calcio di rigore è – per usare un eufemismo – insensatamente veemente, quindi penalty e rosso per fallo da ultimo uomo, decisione corretta. Il lancio nevrotico della fascia – si comprende ma non si giustifica – sembra dire “come ti senti amico, amico fragile”, avrebbe detto De André.

 

BROH (4): Non si può lasciare in dieci la propria squadra per un tempo senza alcun motivo. La configurazione della negligenza c’è tutta, colpa grave e senza le attenuanti generiche. Anzi, si configura l’aggravante per il futile motivo di un fallo totalmente superfluo nonché evitabile in una zona ininfluente del campo. “Credici un po’ di più, sei su radiofreccia guardati in faccia…”, Liga dixit.

 

KANOUTE (5): Pronti via è sua la prima e unica occasione del Palermo, ma l’attaccante ricorda a tutti la sua natura da diversamente goleador. “You go back, Mamadou, do it again”, Steely Dan te lo chiede. Peccato.

 

SARANITI (5): Un’altra recita irricevibile da parte dell’attaccante. Volendo essere severi si potrebbe dire che non si è notata la differenza quando Boscaglia – causa l’inferiorità – lo sostituisce per ridisegnare la squadra. Lui scuote la testa pensando “non trovo gli accordi e neanche le parole, il tempo viaggia sempre solo in una direzione…”.

 

PALAZZI (6,5): “Una vita da…” centrocampista e ad impostare il gioco, ma contro il Catanzaro l’ex Monza ha dimostrato di poter dire la sua anche in difesa, sbagliando davvero poco e confermando di essere un ottimo giocatore per il Palermo.

 

MARCONI (6); Il Catanzaro non ha impensierito più di tanto la retroguardia rosanero ed è per questo che Marconi. Elisa direbbe “e mai un’attesa è stata vana”, beh quella del difensore rosanero sì, impensierito davvero poche volte dall’attacco avversario.

 

ODJER  (6,5): “Come una ttttrottola” canterebbe Sandra Mondaini al centrocampista rosanero che contro il Catanzaro ha giocato in tutte le parti del campo, correndo e non risparmiandosi mai.

 

RAUTI (5,5): Se per Alex Britti “ è difficile arrivare puntuale ogni mattina, quando la notte è lunga e il freddo ci consuma” per l’ex Torino e in particolar modo per il Palermo   è difficile arrivare puntuali in avanti ed essere concreti sotto porta. Il grosso problema del Palermo delle prime giornate è il non saper finalizzare le proprie giocate.

 

VALENTE (6): “Non puoi far(te)ne una colpa. Se a forza di…” saltare l’avversario, crossare, i tuoi palloni continuano a non arrivare a…nessuno. Il lavoro fatto da Valente per tutta la partita è significativo, ma senza qualcuno che in attacco riesca ad essere decisivo, il suo è un lavoro sprecato.

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