Condividi:

RACCOLTA DIFFERENZIATA PALERMO. PARLA PIEROBON

Arriva uno stop per la struttura di stoccaggio rifiuti di Alcamo, un impianto privato arrivato al limite dei volumi disponibili che chiedeva l’ampliamento con una ulteriore vasca e che ha dovuto chiudere del tutto. Alla base della decisione, la mancata autorizzazione dello stesso impianto per il conferimento dei rifiuti. Alla luce della chiusura dell’impianto di Alcamo, sono aumentati i disagi per il conferimento di rifiuti in diversi comuni dell’isola. Ne abbiamo parlato con l’Assessore regionale Alberto Pierobon durante il Time Magazine di oggi, che ha anche parlato della raccolta differenziata a Palermo:

«È emerso che mancava l’autorizzazione dal 2017 ed è stata sospesa l’autorizzazione per il conferimento nell’impianto. Gestiva 550 tonnellate al giorno di rifiuti. Abbiamo dovuto ricalibrare i flussi, facendo conferire i rifiuti in altri impianti e dunque anche in impianti pubblici. Più si costituiscono nuove capacità impiantistiche, ne prendiamo altre. Aumentiamo le capacità per il conferimento dell’umido, ma intanto perdiamo 135 mila tonnellate annue per sequestri, rotture, guasti, incendi ecc. La crisi non è strutturale, ma a macchia di leopardo. È una continua rincorsa».

 

L’Assessore Pierobon oltre che dell’impianto di Alcamo, ha parlato anche di Bellolampo e dell’obiettivo del comune di Palermo sulla differenziata:

«Non è giusto chiedere sempre pazienza ai cittadini. È fisiologico che l’assestamento del rifiuto crei volume. Succede in ogni discarica del mondo. Se tutto va bene, riusciremo a sopperire a questo. Sono cautamente ottimista. La Rap e il Comune hanno presentato, circa quindici giorni fa, un progetto, un piano per programmare la raccolta differenziata e la gestione dei flussi. Vorremmo che non rimanesse sulle nuvole. Il Sindaco lo abbiamo visto molto determinato su questo. Mi auguro ci sia simbiosi con la Rap. È un imperativo anche normativo oltre che economico. C’è una legge che lo imporrà. Bellolampo è una situazione ponte per arrivare ad altro».

 

Condividi: