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UNA PETIZIONE PER DARE A PALERMO UN TERMOVALORIZZATORE E COMBATTERE L’EMERGENZA RIFIUTI.

Non si placa l’emergenza rifiuti a Palermo. La città, dopo i problemi con Bellolampo, versa in uno stato di degrado con le strade invase dai rifiuti che di fatto incidono su viabilità, salute e ambiente. Proprio alla luce dell’emergenza rifiuti, l’ex Assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pizzo, oggi ospite al Time Magazine, ha lanciato una petizione attraverso il gruppo facebook “Liberiamo Palermo”. Alla base della petizione, dare a Palermo un termovalorizzatore per contrastare l’emergenza rifiuti.

« Il problema dei rifiuti senza impianti non può essere risolto con innumerevoli e pericolose, dal punto di vista ambientale, nuove vasche di contenimento –si legge nella petizione-. Bellolampo è una bomba ecologica.  Il ritmo di crescita della differenziata, che comunque a valle non viene trattata come tale, è culturalmente troppo lento e comunque non tutto può essere differenziato. Risolvere con discariche crea solo ricchezza per ecomafie e corruzione».

Proprio per questo con la petizione si chiede un termovalorizzatore, ovvero un tipo di inceneritore il cui calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti può essere recuperato per produrre vapore che si può utilizzare per produzione diretta di energia elettrica o come vettore di calore.

L’obiettivo è quello di rendere Palermo una “città green” e avvicinarsi dunque al modello di vita di città come  Copenaghen.

Le parole di Giovanni Pizzo al Time Magazine:

«Petizione molto secca. A nord e a centro Italia hanno fatto i termovalorizzatori, qui invece facciamo buchi nel terreno che a volte sono in mano alla mafia, a volte in mano a gente che si fa corrompere e facciamo dunque bombe ecologiche. Questa cosa delle discariche deve finire. Noi vogliamo il termovalorizzatore a Palermo per una quota rifiuti che deve essere valorizzata».

Giovanni Pizzo ha anche parlato del modo in cui è possibile firmare la petizione:

«Sul gruppo c’è il link per la petizione. I termovalorizzatori gestiscono tutto ciò che è indifferenziato. Nei piccoli paesi è più facile fare la differenziata. Nelle grandi periferie è più difficile perché comunque i servizi non ci sono. Qui facciamo le fontanelle. Il livello di servizi è talmente scarso che si inaugura una nuova fontanella con tanto di fascia tricolore».

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