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Oggi, si celebra la “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, istituita nel 2017.

Grazie alla preziosa idea di una madre che ha perso il figlio nella strage di Capaci, il 21 Marzo è diventato un giorno simbolo per la storia del nostro Paese. Nel primo giorno di primavera, infatti, si celebra la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Questa splendida iniziativa è la dimostrazione di come dal dolore inconsolabile possa nascere la voglia di memoria e la forza di voler far fiorire coscienze. Nessuno muore davvero finché vive nel ricordo e da qui deriva il sacrosanto desiderio che ogni vittima venga ricordata con il proprio nome.

Soltanto quattro anni fa, con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, viene riconosciuta ufficialmente e istituita questa giornata. Risale, però, già al 1996, l’idea di leggere senza sosta il primo interminabile elenco delle vittime di mafia. Il 21 marzo 1996, infatti, nella splendida piazza del Campidoglio a Roma, su un piccolo palco e con un microfono, per la prima volta, vengono letti i nomi di persone innocenti strappate alla vita e ai propri cari a causa della crudeltà mafiosa.

L’impegno di Libera nel ricordo

Libera, dal 1995, tramite innumerevoli iniziative è in prima linea nella lotta alla mafia e nell’affermazione della giustizia e della verità. Altri due pilastri dell’agire di Libera sono: Memoria e Impegno, soprattutto nel tenere vivo il ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo – si legge sul sito di Libera – per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate“.

Slogan “A ricordar e riveder le stelle” – 21 Marzo 2021

Lo slogan “A ricordar e riveder le stelle creato per quest’anno contiene anche un celebre verso della Divina Commedia che conclude la cantica dell’Inferno: “E quindi uscimmo a riveder le stelle“. Una scelta che ha un significato molto profondo, come si legge dal sito di Libera: ” Il passaggio dal ricordo alla memoria ci dà la possibilità di interrogare insieme il passato, per esprimere la cura e la responsabilità di cui è intriso il nostro impegno nell’oggi e nel domani.  Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle, sidus in latino, quindi sentire forte la necessità di buoni auspici, di luce che illumina e dà energia.

Nella giornata di ieri, 20 Marzo, si è svolta in tutta Italia l’emozionante iniziativa che prevede la lettura dei nomi in uno o più spazi del proprio territorio. Oggi, invece, in collaborazione con Rai per il Sociale, sono previsti  momenti di raccoglimento, veglie ecumeniche, deposizioni di fiori presso lapidi o strade intitolate a vittime di mafie. Tanti, inoltre, i programmi e i contenuti dedicati a questa importante giornata.

E’ possibile seguire la diretta streaming del 21 marzo qui: https://www.libera.it/

 

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