Grandi novità per Demi Lovato che ha da poco rilasciato il nuovo singolo “Dancing with the Devil”, tratto dall’album “Dancing with the Devil…The Art of Starting Over” in uscita il 2 aprile. Un brano dalle sonorità morbide e profonde, che parla di vulnerabilità, tentazioni e dipendenze. «È irreale che la canzone sia finalmente uscita, vi voglio bene», ha scritto su Twitter.
Ne sono state pubblicate due versioni, una di queste acustica.
Il titolo del brano è lo stesso del documentario shock pubblicato su YouTube (al momento due episodi da 20 minuti) in cui l’artista tocca temi molto delicati come sesso, droga e dipendenza. Ed è proprio li che si trova il diavolo: nella dipendenza. Da alcol, cocaina, crack ed eroina.
Aveva solo 18 anni e la giovane star di Disney Channel entrava in rehab, dopo la quale ne è uscita come una persona completamente diversa, diventando il simbolo di chi ce l’aveva fatta, di chi era uscito da un periodo buio fatto di droga e depressione. Fino al 2018 però, anno in cui viene ricoverata per un’overdose da crack ed eroina.
“Ero infelice e un modo per uscire da quella infelicità lo trovi“. L’inizio del tracollo proprio dopo un lungo periodo di sobrietà.
«Quella sera decisi di bere del vino rosso. Nel giro di trenta minuti, avevo chiamato qualcuno che a sua volta conosceva qualcuno che aveva della droga. Sono sorpresa di non essere andata in overdose quella notte. Avevo combinato metanfetamine, cocaina, erba, alcol e ossicodone». E cosi avanti fino alla tragica notte del 24 luglio: una festa, droga e una morte scampata ma non facilmente: overdose, tre ictus, un attacco di cuore, danni permanenti alla vista, danni cerebrali.
A questo si aggiunge una violenza sessuale durante l’incoscienza da parte di chi le aveva procurato la droga: «Non ero di certo nelle condizioni per poter essere consenziente».
Il documentario è un viaggio shock all’interno della disperazione con un unico obiettivo: mettere in luce il dolore e la sofferenza interiore che spinge una persona ad arrivare al punto di voler morire.
