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La famiglia Guddo porta avanti la tradizione culinaria siciliana da oltre 5 generazioni nel ramo caseario.

Nasce la voglia di creare e sperimentare non perdendo mai di vista i sapori , i profumi del latte fresco , del siero e della ricotta con uno sguardo che si stacca al passato e si proietta verso l’innovazione.

Comincia così il viaggio della “burrata sbagliata”, che da Monreale presto raggiunge un primato consolidato in tutta la Sicilia.

Uno dei prodotti pugliesi rivisitato dal maestro casaro Domenico Guddo e dal figlio Giuseppe.
Simile alla mozzarella con l’aspetto invitante della burrata, questa variante siciliana è gustosissima con il contenuto esterno di pasta filata e con ricotta di latte vaccino .
Esistono diverse tipologie da quella alla granella di pistacchio o al tartufo nero, quella con semi di finocchio e quella piccante.

Grandi soddisfazioni e apprezzamenti in corsa per un grande sogno: aprire un caseificio e dedicarsi anche all’attività didattica per la rieducazione di giovani con precedenti penali.
Tra i loro progetti anche un libro autobiografico di Domenico Guddo, dal titolo “Le spalle larghe di un uomo”, che ripercorre il percorso lavorativo nel settore caseario e della pastorizia del maestro casaro nonché gli aneddoti personali della sua vita.

La “burrata sbagliata” attualmente è in fase di lancio e startup presso il caseificio La Montanara, a Palermo, amici di vecchia data della famiglia Guddo.

Alessandra Forestieri

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