Condividi:

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL PALERMO SUL FUTURO TECNICO E SOCIETARIO DEL CLUB ROSANERO

 

Il futuro del Palermo, sia sportivo che societario. Sono questi gli argomenti affrontati dal presidente del Palermo Dario Mirri durante la conferenza stampa in cui lo ha visto protagonista.

 

Di seguito le sue dichiarazioni:

Mirri: “Il calcio non è semplice da interpretare ma è oggettivo che Boscaglia non abbia fatto bene come Filippi. Al momento Filippi gode della fiducia dell’ambiente. Noi non ci divertiamo a sbagliare. Il presupposto è che si provi a cercare il massimo”.

 

Il commento di Mirri in merito alla stagione rosanero:

“Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto. La promozione era un obiettivo e siamo stati eliminati dall’Avellino che sta andando avanti ma che con noi ha faticato. Abbiamo meritato di andare avanti anche noi”.

 

Il progetto del Palermo per il prossimo anno? Il commento di Mirri in merito:

“Il progetto è quello di vincere. Lo stesso De Laurentiis, malgrado la capacità economica, non è riuscito ancora a mantenete le promesse fatte nel 2018 e portare in B il suo Bari. Noi proveremo ad allestire una squadra per vincere. Lo faremo come Catania, Bari, Avellino e tutte le altre squadre di grandi città. Il diritto di andare in Serie A non si acquisisce solo perché siamo la 5a città d’Italia. Dobbiamo capire dove ci troviamo per adattarci. Io propongo un patto con la città: i tifosi dovranno stringersi a noi soprattutto nei momenti difficili. Solo così si può pensare in grande”.

 

Il recesso di Tony Di Piazza sarà ufficiale il prossimo 11 giugno:

“Il recesso ha accelerato il processo di rifinanziamento. La mia famiglia e anche Di Piazza hanno prodotto un enorme sforzo e abbiamo mantenuto gli impegni versando tutto il capitale. Non ci sono problemi economici e la squadra può arrivare al giugno 2022 con le risorse già stanziate. Se vogliamo programmare il periodo futuro è chiaro che guarderemo a nuovi investitori.

Palermo non è Modena, Parma o Venezia. Al sud c’è poco ma sono orgoglioso che grazie a noi Il Palermo 2 anni fa non esisteva e adesso è tornato ad essere il primo tra le siciliane. Sono  i risultati che lo dicono. Questo ci renderà più attraenti degli altri agli investitori”.

 

In merito al dissenso dei tifosi del Palermo, Mirri ha così risposto:

“Non condivido il dissenso di una frangia di tifosi verso il Palermo. Non credo derivi dall’aspetto sportivo ma dal non sapersi adattare alla pulizia che abbiamo dato a questa società da quando siamo qui. Forse a qualcuno non sono piaciuti i cambiamenti perché le vecchie brutte abitudini si facevano preferire”.

 

In merito al budget:

“Non c’è un piano A o B. Ci sono dei soldi da destinare alla stagione. Non pensate che saranno tutti spesi nel mercato. I soldi servono per tutte le attività. La scorsa stagione abbiamo avuto ricavi pari a 0. Il tema dello sviluppo e del denaro è centrale. Noi paghiamo un canone da 20 mila euro per ogni partita. A Catania non pagano nulla. Secondo una classifica della Lega, il Palermo è la squadra che spende si più in trasferte. Siamo i terzi per spesa nel mercato della scorsa stagione. Solo lo scorso anno siamo stati gli unici a dover pagare 1 milione di euro per l’affiliazione”.

 

Prossima stagione:

“Per la prossima stagione restano solo 5 milioni per l’impegno assunto. Se non ci saranno ricavi, sarà una stagione lacrime e sangue. Credo che la città debba sbracciarsi e dare una mano. Io credo che a Palermo ci siano capitali superiori alla famiglia Mirri. Che vengano fuori per dare una mano”.

 

LA CONFERENZA:

 

RESTA AGGIORNATO SU RADIOTIME.IT

 

Condividi: