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El KunSergio Aguero dice addio al calcio professionistico. L’attaccante argentino, a seguito di alcuni problemi al cuore riscontrati qualche tempo fa, ha detto oggi, durante una conferenza stampa, il suo addio al calcio.

 

Lacrime e tanta commozione per Aguero, quest’anno protagonista anche lui, come Messi nella Coppa America.

L’attaccante del Barcellona ha subito dichiarato: “Questa conferenza è per comunicarvi che ho deciso di smettere di giocare a calcio. È un momento molto difficile, però sono felice della decisione che ho preso per il bene della mia salute”.

Poche chance, se non quella di un addio al calcio: “Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per vedere se c’era qualche speranza, ma purtroppo non erano molte. Le cose succedono per una ragione. Grazie al club che mi ha accolto benissimo, a chi è oggi qui che mi è sempre stato vicino. Alla mia famiglia, alla mia Nazionale. Credo di aver preso la decisione giusta, ho cercato di fare il possibile per aiutare i miei compagni a vincere. Grazie ancora a chi mi ha aiutato a crescere negli anni”.

 

Un commento anche sul prossimo futuro:

“Lascio a testa alta. Non so ancora cosa succederà nel futuro, ma so di avere al fianco gente che mi vuole bene. Grazie anche ai giornalisti, ai tifosi di tutti i club in cui ho giocato. Porterò dentro ricordi molto belli, anche dell’ultimo periodo”.

 

Sul Barcellona:

“Da quando sono arrivato ho capito subito che sarei stato benissimo. Ho visto quotidianamente quanto i tifosi tengano alla squadra, mi ha sorpreso molto quest’aspetto. Ci avrei tenuto ad aiutare i compagni, ma tutto succede per una ragione. Auguro il meglio a loro e al Barcellona. Me ne vado felice perché so cos’è questo club”.

 

Sull’inizio del problema al cuore:

“Ora mi sento bene. Le prime due settimane sono state molto dure, però quando mi sono sottoposto ai primi test fisici i medici mi hanno spiegato la situazione: c’era una possibilità molto significativa che non potessi più continuare a giocare. Ho avuto qualche settimana per digerire questa situazione. C’era qualche speranza nella mia testa, ma poi ci pensavo bene e capivo che era la decisione giusta da prendere”

Sulla sua carriera e sul calcio:

“Ho 33 anni, non sono un ragazzino. Sono certamente contento della carriera che ho avuto e che questo problema sia sorto adesso e non prima. Quando uno è un calciatore vuole vincere sempre di più, però sono contento di quello che ho dato e dei titoli vinti. Io ho cercato di dare sempre il massimo”.

 

E per i momenti indimenticabili:

“Il gol bello che ho segnato contro il Racing, con la maglia dell’Independiente. Avevo 17 anni, è la prima rete bellissima che ricordo. Poi l’Europa League vinta con l’Atletico Madrid e poi quel gol al City contro il Qpr, che ci ha regalato la Premier. Tanti momenti belli, l’ultimo la Copa America con l’Argentina: ho giocato 2-3 partite però sentivo che stavamo perseguendo quell’obiettivo ed esserci riusciti è stato molto bello”.

 

In conclusione, El Kun Aguero ha così dichiarato:

“Il fatto positivo è che oggi sono qui a raccontarlo. È un bene che hanno rilevato il problema ora e non dopo. Me ne vado cercando di trovare la felicità fuori dal calcio, godendomi i momenti che da calciatore mi sono mancate molto. Molte persone pensano che sia facile esserlo e vi posso assicurare che non è così: tutti i giorni ad allenarsi, viaggiare, giocare. Bisognerebbe avere un enorme rispetto per i giocatori professionisti. Continuerò sicuramente ad essere legato al calcio e a godermi la vita un po’ di più. “Ora starò tranquillo, non farò nulla per un po’. Preferisco che siano gli altri a dire ciò che mi merito o dove va collocata la mia carriera. È sbagliato dire che sono stato un crack nel calcio”.

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