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di Ivan Trigona –

Tanto tuonò che piovve!! “E’ venuto meno il patto di fiducia su cui si reggeva il governo” così Mario Draghi, il primo ministro in carica del governo italiano, nel tardo pomeriggio di oggi aveva annunciato le proprie dimissioni per la decisione del M5S di non votare la fiducia al decreto Aiuti. Puntuale, però, è successivamente arrivato il provvedimento del Presidente della Repubblica Mattarella che al momento ha respinto le dimissioni invitando il premier a “presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni affinché si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica”.

In pratica tutto è cambiato per nulla cambiare, ma intanto numerose e variegate sono state le reazioni espresse da tutte le forze politiche nazionali oltre che dai governi esteri. La sensazione è che la politica “nostrana” tenterà di ricompattarsi per permettere al Governo di portare a termine la legislatura in un momento storico abbastanza complesso che presupporrebbe una maggiore stabilità. Fondamentale sarà, in ogni caso, cercare di capire come si porrà il leader dei pentastellati Giuseppe Conte, ormai fortemente osteggiato dai rappresentanti dei maggiori schieramenti politici italiani.

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