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di Davide Venza

Torna a parlare da giocatore del Palermo Matteo Brunori. Oggi, arrivati ormai al nono giorno di ritiro, il bomber italo-brasiliano è intervenuto in conferenza stampa carico e pieno di entusiasmo per questa nuova stagione che è ormai dietro l’angolo.

“Non sono mai andato via da Palermo”

“E’ stata una trattativa lunga, ci sono state tante voci di mercato ma dentro di me è come se non fossi mai andato via. La mia priorità era tornare per continuare ciò che abbiamo iniziato. La Juve ha sempre saputo la mia volontà di tornare a Palermo, le richieste fanno piacere ma la mia priorità era di tornare qui. Ero sempre in contatto con il direttore e col procuratore e sapevo che la cosa sarebbe andata in porto, la società ha fatto un grande sforzo e voglio ringraziare tutta la nuova società, il direttore e il mister che ha sempre creduto in me sin dal primo giorno”.

“Mi sento pronto per la Serie B, voglio continuare quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Non posso promettere numeri o gol. Arrivo in B più maturo, conosco bene il mister e le caratteristiche dei miei compagni e questo è un punto di partenza molto importante”.

“Non mi sono mai sentito superiore a nessuno, bisogna dimostrare sempre tutto partita dopo partita. Ho vissuto e vivo sicuramente un momento magico, sto bene e in questa squadra è tutto più semplice. La nostra forza è il gruppo, il direttore e il mister sono stati bravi a mantenere questa ossatura perché si è creata una atmosfera importante, sono stati bravi a non rompere questa magia”.

“Se sento la pressione? La pressione fa parte del calcio ed è una cosa bella, non la voglio sentire perché i miei compagni mi hanno dato la giusta responsabilità dentro lo spogliatoio. Sento di dover aiutare il Palermo , sono contento che si parla di me e cerco ogni giorno di conquistare sempre di più la fiducia di tutti mettendomi a disposizione della squadra”.

“Fella e Corona? Io non mi sento assolutamente la maglia da titolare addosso perché il mister non dà la certezza a nessuno. Fella è molto importante e ha dimostrato nel finale di stagione di poter decidere le partite. Corona lo conosco dall’anno scorso e ha colpi importanti, è giovane e di un’umiltà incredibile, sono contento che si allena con noi perché può crescere tanto”.

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