Condividi:

di Ivan Trigona – È stato bello vederlo entrare in sala stampa, osservarlo, nel suo impeccabile abito scuro e quel volto amico, familiare, mentre mostrava la sciarpa Rosanero prestandosi agli scatti dei fotografi.

Il concetto di stabilità

In una caldissima mattinata palermitana Eugenio Corini torna a casa e lo fa presentandosi nel miglior modo possibile: parlando di lavoro, di sacrifici, di obiettivi da raggiungere per gradi, di valori tecnici e umani ma soffermandosi soprattutto sul concetto di Stabilità. Insieme a lui il D.G. Gardini che ha preso per primo la parola ed ha spiegato i motivi di una scelta ampiamente ponderata da un gruppo straniero di cui, ahimè, tutti noi non siamo ancora abituati a comprendere tempi e modalità di pensiero.

Così come fece a suo tempo Soriano, anche Gardini ha insistito sulla precisa scelta societaria di non voler creare false aspettative nei tifosi. Gardini ha dichiarato ancora una volta che il City punterà ad un campionato di assestamento nella nuova categoria nel contesto di un piano più ampio di scalata verso la serie A.

I ringraziamenti

Dal canto suo, Corini ha aperto la sua conferenza ringraziando in primis Maurizio Zamparini, colui che lo portò a Palermo e verso il quale si è detto riconoscente. Subito dopo il mister ha ringraziato Silvio Baldini, il suo predecessore ma anche il suo primo allenatore qui a Palermo seppur per pochi mesi proprio nell’anno dello storico ritorno in serie A. Corini ha riconosciuto i grandissimi meriti del tecnico toscano nella splendida cavalcata che ha riportato i rosa in B e si è anche ripromesso di chiamarlo a brevissimo giro. Il terzo ringraziamento il Genio lo ha operato nei confronti del City Group, la società, ovvero colei che lo ha scelto preferendone qualità tecniche ed umane ai suoi competitors. Corini ha definito il corpo tecnico-società “un’anima sola” ed ha sottolineato la grande onestà intellettuale di un gruppo che preferisce non lanciare falsi e facili proclami per ottenere i favori immediati della piazza.

Il modulo tattico

In quanto al modulo che il tecnico utilizzerà egli ha sottolineato che probabilmente ripartirà proprio dal già rodato 4-2-3-1 in attesa di nuovi innesti per un più congeniale 4-3-3.

Rinaudo e Santana

Incalzato dalle domande della stampa, Corini ha parlato dell’ottimo rapporto con Leandro Rinaudo e Mario Alberto Santana (quest’ultimo rimarrà nel suo staff tecnico) suoi ex compagni ed oggi, rispettivamente, DS ad hinterim e collaboratore tecnico nonché uomo di riferimento nei rapporti tra i giocatori e lo staff tecnico.

Il momento giusto

L’allenatore ha voluto identificare questa esperienza come la prima vera carta da giocarsi sulla panchina del Palermo, dichiarando che la prima, brevissima, esperienza di un paio di mesi nella stagione 2016-2017 non rappresentò, in realtà, “il momento giusto”.

Sono stati ancora tantissimi i temi affrontati da Corini: dalla vicinissima partita d’esordio con il Perugia al suo modo di rapportarsi con i giocatori (“Non regalo niente a nessuno. Tutti devono impegnarsi sempre al massimo per dimostrarmi chi merita di giocare”), dall’importanza dei tifosi, ai reparti da migliorare, dai giocatori dati per partenti ai suoi sogni da realizzare proprio qui a Palermo.

Insomma, il Corini-pensiero si è già innalzato al di là del nostro modo di intendere il calcio e, conoscendo la forza e la personalità di Eugenio, siamo certi che quello di oggi sia solo un impercettibile assaggio.

In bocca al lupo e buon lavoro, Genio!

 

 

 

Condividi: