- COLLA ZIO – “ROCKABILLY CARTER”, il loro disco d’esordio (https://collazio.lnk.to/RockabillyCarter).
I COLLA ZIO erano entrati nel cast del Festival dopo aver partecipato a Sanremo Giovani e, al termine della kermesse, sono risultati – a livello di classifica – i migliori tra gli altri giovani compagni che provenivano dallo stesso percorso, dimostrandosi la band rivelazione di questa edizione.
“NON MI VA”, il brano presentato in gara, è il biglietto d’ingresso nel mondo dei COLLA ZIO: un funk contemporaneo, colorato e fresco, un mix tra barre rappate e canto armonizzato in pieno stile Colla. È stata scritta e prodotta dai COLLA ZIO, insieme a Giorgio Pesenti (okgiorgio) alla produzione e adattata per l’orchestra dal Maestro Carmelo Patti. Durante la serata delle cover di venerdì 10 febbraio i COLLA ZIO si sono esibiti con DITONELLAPIAGA, portando sul palco “SALIRÓ” di Daniele Silvestri. Durante la settimana del Festival, i COLLA ZIO hanno conquistato anche il Premio Enzo Iannacci Nuovo Imaie.
COLLA ZIO il primo album ROCKABILLY CARTER
Ora con il nuovo lavoro “ROCKABILLY CARTER” i COLLA ZIO ci introducono nell’universo del gigante buono protagonista del nuovo album, che è anche il loro universo musicale: un mondo fantastico, colorato, disegnato a pennarello, in cui i Colla come Billy cercano il proprio posto. Lo fanno correndo all’impazzata, seguendo una direzione che si delinea durante il percorso stesso, senza una meta apparente, come spesso succede a vent’anni. Lo fanno imparando lungo la strada, inciampando e rialzandosi, cantando e ballando, ma soprattutto sempre insieme. “ROCKABILLY CARTER” è un compagno di viaggio immaginario, così come nella realtà i cinque COLLA ZIO sono gli uni per gli altri un punto di riferimento: è questa la forza del gruppo, nella musica e nella vita.
“ROCKABILLY CARTER” è il frutto dell’ultimo anno di lavoro dei COLLA ZIO, che hanno scritto e prodotto nel loro habitat naturale, lo studio. Il collettivo ha raccolto le influenze e le idee di ciascuno dei membri, per arrivare alla sintesi che meglio racconta la sua ricerca musicale e personale.
Questa la tracklist di “ROCKABILLY CARTER”:
1. Billy 4ever
2. Mezzora
3. Non mi va
4. La nostra seconda primavera
5. Asfalto
6. Genova
7. Patto col buio
8. Chiara ft Selton
9. Tanto piove
10. Ci rimango male quando sei puntuale
11. Billy Carter
“ROCKABILLY CARTER”
TRACK BY TRACK
Il disco raccontato dai Colla Zio
1. Billy 4ever
“Billy 4ever” è l’intro del disco. Dopo una nottata movimentata Rockabilly Carter, gigante sincero, si ritira in una vallata nel bresciano perché si sente solo e incompreso. Ricorda i tempi della savana e del Duomo di Milano, e la musica malinconica nella sua testa subisce una scossa.
2. Mezzora
“Mezzora” è rabbia e delusione, ma anche del rimorso che affligge Rockabilly Carter. A volte basta poco, anche solo mezz’ora, per distruggere qualcosa che è stato costruito versando lacrime e sudore.
3. Non mi va
É un funkettone colorato ed energico che parla dei momenti di insicurezza che ciascuno di noi attraversa e in cui capita di pensare “non mi va”. In questi momenti si tende a vedere tutto o bianco o nero, senza cogliere le sfumature. C’è sempre un sassolino nella scarpa, a volte ci dimentichiamo che c’è per tutti. Ricordarcelo può farci sentire meno soli.
4. La nostra seconda primavera
La nostra seconda primavera è il brano della rinascita, nel senso qualcosa che è già nato, ha vissuto ed è morto, rinasce. Una seconda primavera non è mai come la prima. In questo brano che trae profonda ispirazione da artisti come Beatles e Arctic Monkeys, chitarre, voci e tastiere fanno da sfondo idilliaco alla rinascita di Rockabilly Carter, che ha appreso delle lezioni importanti sulla sua fragilità in Non mi va.
5. Asfalto
È una danza liberatoria: cantare e ballare come un modo possibile per affrontare la vita, per celebrare quello che si ha, per attraversare i problemi, senza volerli spegnere, ma anzi accendendoli. La musica come unica via, come mezzo attraverso il quale esprimere la propria visione del mondo: è questo il nostro assioma, un invito a rimanere sempre in movimento, ma coi piedi ben piantati a terra.
6. Genova
Genova è una relazione lontana, a cui si tiene tanto ma non abbastanza da organizzare e vedersi. È una tappa obbligata e prima o poi ci capiti, e quando lo fai hai le farfalle nello stomaco e la chitarra suona.
7. Patto col buio
In “Patto col buio” le batterie pestate, la voce di Petta che canta il ritornello e i chitarroni distorti di Armo sono la colonna sonora al nuovo patto che Billy deve stringere con se stesso per andare avanti. Tornano come in “Mezzora” i temi della rabbia e dell’inconciliabilità fra mondi diversi e persone diverse, che culminano nel mantra finale che rappresenta un altro picco basso nel rapporto del Billy con il mondo.
8. Chiara ft Selton
È nata da una jam chitarra e voce, come molte nostre canzoni. Parla di quei momenti in cui non si riesce a comunicare con la propria dolce metà: per non parlare di quella dell’uno o dell’altro, ma anche per parlare di tutte insieme, abbiamo deciso di chiamarla “chiara”. Un’immagine-simbolo è quella dello spazzolino: se le cose si fanno serie, è facile che a casa tu tenga uno spazzolino per la persona che ami. “Cambia lo spazzolino” è una frase che dice che qualcosa non va più, racconta molto bene lo stato di incertezza, non solo sentimentale ma anche esistenziale, che tutti come gruppo vivevamo quando abbiamo scritto la canzone.
9. Tanto piove
“Tanto Piove” è una canzone nata ben prima che i Colla Zio incontrassero Rockabilly Carter. Nonostante questo, Billy Carter è già tutto lì. In questo pezzo c’è tutta la sua vita fatta di sregolatezza, amori male assortiti, delusioni, e soprattutto fatta di mantra e di parole che non vengono capite e che sembrano prendersi gioco di lui.
10. Ci rimango male quando sei puntuale
Parla degli equilibri fra due persone che si vogliono bene, di quotidianità, e di come si può cercare di spezzarla. Che siano rabbia o rancore, che siano gioia o euforia, quel qualcosa fa andare avanti le persone e tiene vivi i rapporti. Quando qualcosa resiste agli ostacoli e alle tensioni che la vita frenetica che viviamo ci porta ad affrontare, è lì che si capisce quanto sia importante. La canzone racconta di come l’amore non sia solo un’emozione: c’è dietro un lavoro peso, su se stessi e sull’incontro fra i desideri e le inclinazioni di due persone. Nel brano questo lavoro sia fisico che mentale, che fai sulle cose veramente importanti, non finisce mai. Alla fine è proprio non smettere mai, fare sempre quella cosa in più, che ti permette di tirare il rigore decisivo.
11. Billy Carter
Rockabilly Carter è tornato. Non è ancora riuscito a farsi capire, ma avendo accettato se stesso è finalmente di libero di cantare le sue parole. Per ogni skyfall sai che c’è un Malcolm Downey Junior, in ogni borsa un grumdaviero. La festa è grande e le persone ballano dalla valle alle città mentre seguono Billy nella sua corsa.