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La scelta del Governo per l’Isola

La Sicilia è zona arancione perché considerata tra le aree del territorio nazionale “caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto”. Numerose polemiche e tanta preoccupazione per questo colore che potrebbe condannare a morte l’economia dell’Isola.

No alle attività dei servizi di ristorazione. Sì a domicilio e asporto

Da oggi, scatta in Sicilia la chiusura per pub, ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering continuativo. Sì al servizio a domicilio. Sarà possibile, inoltre, comprare cibo da asporto fino alle 22 con divieto di consumazione nelle adiacenze o sul posto. “Restano comunque aperti – specifica il Dpcm – gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare  in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

Quando è necessaria l’autocertificazione?

In Sicilia non servirà l’autocertificazione per spostarsi all’interno del proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. Non sarà, però, possibile spostarsi da un Comune all’altro, né tantomeno entrare o uscire dalla Regione, tranne che per comprovate esigenze. L’autocertificazione è, quindi, indispensabile per entrare e uscire dalla zona arancione. Il modulo è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilato al momento del controllo.

Chiuse palestre e piscine. Aperti centri sportivi, parrucchieri e centri estetici

Rimangono chiuse palestre e piscine. Nessuno stop, invece, per i centri sportivi. Sì all’attività individuale all’aperto purché venga rispettato il distanziamento. Aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici.

La rabbia dell’Assessore Razza

L’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza contesta fortemente la decisione di inserire la Sicilia in zona arancione. “Ho appena concluso – scrive Razza su Facebook – un lungo confronto con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute. Mi è stato assicurato che nei prossimi giorni la cabina di regia nazionale valuterà i dati siciliani”. In conferenza stampa, l’assessore Razza riserva parole dure contro coloro che affermano la mancanza di posti letto, definendoli sciacalli. “Chi dice che non abbiamo posti letto – sottolinea l’Assessore – eviti di farlo perché afferma un falso, commette un reato e se ne assumerà le conseguenze”.  Intanto, il Pd prepara mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore alla Sanità ritenuto responsabile del deficit organizzativo nel sistema sanitario siciliano.

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