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PALERMO, PISCINA COMUNALE ANCORA CHIUSA: IL GRIDO DELLE SOCIETÀ

La Piscina Comunale di Viale del Fante a Palermo resta chiusa e continua a creare disagi soprattutto agli atleti che, gareggiando a livello agonistico, potrebbero allenarsi secondo decreto, ma che, con la chiusura dell’impianto, non riescono a farlo come dovrebbero.

 

Allo stato attuale, sono ben 700 gli atleti che praticando lo sport a livello agonistico (nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato e sport per diversamente abili) potrebbero allenarsi e che con la chiusura della Piscina Olimpica comunale non possono farlo. Anche volendo cercare altri impianti (il Telimar attualmente si allena al Cus), le spese sia per le strutture stesse che per gli atleti sono davvero significative. Le norme anti-covid da dover rispettare portano a spese considerevoli e a volte non alla portata delle strutture e degli atleti stessi.

 

Per tale motivo, data la necessità degli atleti di doversi allenare per le competizioni, e stanchi dei continui disagi, tutte le Società natatorie che fanno sport a livello agonistico fanno fronte comune e chiedono all’amministrazione comunale, non un tornaconto economico, ma un aiuto per continuare la propria attività e dunque chiarimenti sulla situazione della Piscina Olimpica comunale.

 

Proprio un grido d’aiuto quello arrivato durante la conferenza di questa mattina, dove le società hanno così chiesto un aiuto per continuare le proprie attività:

« Abbiamo raccontato nel dettaglio a Sindaco e capo dell’impianto della situazione –ha dichiarato Antonio Coglitore della Waterpolo Palermo-. Già tre settimane fa ci era stato detto che erano state risolte, ma solo oggi hanno fatto i prelievi dell’acqua. L’esito arriverà entro mercoledì, ma forse non sarà sufficiente per far riaprire la vasca».

 

Lo stesso Coglitore ha detto che, se la situazione dovesse continuare e il Comune non riuscisse a garantire l’utilizzo della Piscina Comunale, potrebbero farsi carico della gestione:

«Abbiamo già dato disponibilità, ma la gestione  dell’impianto deve essere assegnata da bando. Bisogna fare un lavoro di programmazione vero. Anche gli impianti privati hanno serie difficoltà.  Siamo stremati perché ci sforziamo per mantenere viva questa parte della città. L’Assessore Petralia si sta muovendo, ma ancora la situazione resta la stessa. Ci siamo sempre totalmente messi a disposizione per gestire l’impianto».

 

In merito alla riapertura della Piscina Comunale, chiusa dallo scorso 21 ottobre:

«Con ciò che ci è stato detto, in realtà la piscina non doveva essere mai chiusa».

 

Le società natatorie di Palermo, dunque, si riuniscono sotto un unico grido di aiuto:

Chiediamo a gran voce che Palermo abbia una piscina funzionante tutti i giorni dell’anno, che non faccia la fine di altre strutture sportive cittadine, ridotte oggi a monumenti all’incuria e al degrado.  In assenza di pronti riscontri dovremo per forza di cose valutare eventuali azioni a tutela degli interessi del mondo sportivo palermitano.

 

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