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IL CIPRESSO DI NATALE, POSIZIONATO IERI AL POLITEAMA, È GIÀ STATO RIMOSSO. LE REAZIONI SOCIAL

Neanche il tempo di ammirare il cipresso di Natale posizionato dal Comune davanti il teatro Politeama, che già questa mattina l’albero è stato tolto.

L’albero, che non era assolutamente il solito abete, ma un cipresso, è stato criticato molto dai cittadini che hanno sottolineato come di fatto fosse un albero più da cimitero che da Natale.

Proprio i commenti ironici a riguardo non sono mancati e sui social anche gli stessi Consiglieri Comunali hanno voluto sdrammatizzare la situazione.

È il caso di Giulia Argiroffi, che ha così ironizzato su Facebook:

«Questa mattina, alle 4, DI NASCOSTO hanno eliminato(!) il cipresso di NATALE da piazza Politeama. E niente, era uno scherzetto birichino!».

Sì, uno scherzetto birichino che però non è stato molto apprezzato dai palermitani che ritengono sia stato un modo dell’Amministrazione di sottolineare ulteriormente l’anno drammatico che abbiamo vissuto.

C’è chi, come Beppe sottolinea quanto l’albero fosse inopportuno:

«IL CIPRESSO DI NATALEEEE NOOOOO!!!! ma l’amministrazione vuole dirci qualcosa con questa versione 2020 del consueto albero di natale a piazza Politeama? Vuole Orlando battere la Sindaca Raggi e il suo #spelacchio? Perché un albero dedito ai cimiteri e ai viali del tramonto dovrebbe essere addobbato come un classico abete natalizio? Misteri della fede…orlandiana. #noncelafaremomai».

Anche Michele prova a dare una spiegazione: «Albero di Natale in linea col 2020?».

Sabrina Figuccia, Consigliere comunale della Lega, ha così commentato la grottesca storia dell’albero davanti il teatro Politeama al Time Magazine di oggi:

 

«Purtroppo non raggiungerà la notorietà dello “spelacchio” di Roma. Mi dispiace per questo albero che sta venendo trattato male. Vederlo collegato al Natale trasmetteva tristezza. È un momento molto triste per tantissime persone. Credo nella più totale anarchia, ormai a questo Sindaco e alla sua Giunta sfugge una visione di insieme che si esplicita in queste azioni che scatenano ironia. Albero donato? Ho chiesto di conoscere i costi per questo. I problemi sono altri, ma dato che desta curiosità, ho chiesto un accesso agli atti per capire le eventuali spese. Sono vicende che raccontano il degrado sociale di un’amministrazione che non riesce nemmeno ad addobbare la città. Altre città hanno anche utilizzato soluzioni ecologiche. Dubito che adesso il Sindaco se lo porti a casa sua».

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