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Due class action contro Cyberpunk 2077

Sarebbero pronte a partire dagli Stati Uniti  due class action contro Cyberpunk 2077. Dopo 8 anni di lavorazione, il videogame più atteso dell’ultimo decennio è finito sugli scaffali dei negozi e online lo scorso novembre. In questo periodo si sono alternate aspettative, hype, prenotazioni e speranze da parte dei giocatori. Il prodotto della polacca Cd Projekt, descritto da molti come l’eccellenza del mondo ludico, ha però da subito evidenziato diversi bug ed errori soprattutto nella versione per PS4. Meglio è andata la release per PC al netto delle richieste hardware che rendono però giocabile Cyberpunk soltanto ad utenti di altissima fascia. Per la console Sony diversi acquirenti hanno chiesto il rimborso ritenendo non giocabile il titolo Cd Projekt. Per tutta risposta la casa giapponese ha ritirato il gioco dal Playstation Network così da impedirne l’acquisto ed i problemi in conseguenza. L’ira dei gamers non si è fermata a questo: i delusi si sono affidati a due studi legali americani per ottenere giustizia. Non tanto per la qualità del gioco quanto per le aspettative alimentate e poi disattese dai comunicati Cd Projekt nel corso degli anni di sviluppo.

yberpunk 2077 ingame foto

Le azioni legali contro Cd Projeckt

Le class action provengono dagli opposti versanti geografici degli Stati Uniti. La prima porta la firma dello studio Rosen Law Firm di New York. L’azione attacca la pubblicità precedente al lancio del gioco da parte della Cd Projekt. La stessa non avrebbe reso l’idea dello stato in cui il gioco si è effettivamente presentato sul mercato a novembre. La seconda sta per essere finalizzata dallo studio Schall Law Firm di Los Angeles che, mantenendo gli stessi principi, si concentra maggiormente sui danni per gli azionisti. A chi pensa che si tratti di aspetti di poco conto, basti pensare ad un solo dato inconfutabile: soltanto nel 2020, l’industria dei videogames ha prodotto incassi per oltre 160 miliardi di dollari, cifra pari a tre volte quelli registrati dai settori musica e spettacolo. Nelle prossime settimane le due azioni dovrebbe iniziare il loro iter legale per la giustizia americana.

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