Da domenica 17 gennaio, saranno zone rosse: la Provincia Autonoma di Bolzano, e le regioni Lombardia e Sicilia.
Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà, nelle prossime ore, la nuova ordinanza per far partire nelle varie Regioni le misure legate ai colori da domenica 17 gennaio. Sono tre le “zone” che, da domenica, diventeranno rosse: la Sicilia, la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano. Rosse in quanto, come si evince dal nuovo DPCM, sono le “aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”.
Nove Regioni passeranno, invece, in area arancione. Sono le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Cosa è/non è consentito fare in “zona rossa” (da domenica 17 gennaio)
- NO agli spostamenti in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
- Sì al rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione.
- Sì agli spostamenti dai Comuni con una popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri. Esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
- Sì (ma NON in Sicilia) allo spostamento, per una volta al giorno, verso una sola abitazione privata tra le 5.00 e le 22.00 nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (oltre ai minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi).
- Sì all’attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona; è, altresì, consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
Il coprifuoco resta dalle 22.00 alle 5.00 in tutto il Paese.
Bar e ristoranti
L’asporto e la consegna a domicilio sono consentiti fino alle ore 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti.
Negozi
Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
Scuole e università
Restano aperte soltanto le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Didattica a distanza, invece, per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Chiuse le università.
Cinema e teatri
Restano chiusi cinema, teatri e sale da concerto.
Palestre e piscine
Confermata la chiusura di palestre e piscine. Chiusi anche gli impianti sciistici fino al 15 febbraio 2021.
Congressi e fiere
Vietati eventi pubblici e congressi (ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza). Restano ancora vietati ricevimenti e banchetti, feste nei locali pubblici e nei luoghi privati.
Mostre e musei
Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.