Condividi:

RIENTRO A SCUOLA DELLE SUPERIORI, PARLA L’ASSESSORE LAGALLA

 

La Sicilia in zona rossa ha portato le classi dalla seconda media in poi a tornare alla didattica a distanza. Moltissimi studenti, tra cui gli universitari, sperano in un rientro in presenza il primo possibile. Intervistato durante il Time Magazine di oggi, l’Assessore Regionale all’Istruzione Roberto Lagalla ha così parlato del possibile rientro a scuola in Sicilia se dovesse cessare la zona rossa:

 

« Come voi sapete le disposizioni relative alle modalità di erogazione della attività didattica in ambito universitario è di competenza autonoma dei Comitati Regionali Universitari. Loro hanno optato per la DAD che non piace né agli universitari né alle scuole superiori e medie. La riapertura è legata al monitoraggio della condizione epidemiologice. Prima del rientro a scuola dei ragazzi dalla prima elementare alla prima media abbiamo controllato tantissimi studenti fino ai 14 anni. Nel totale di sessantamila campionamento, solo l’1% è risultato positivo».

In merito al rientro in presenza delle scuole superiori, Lagalla ha così parlato:

«Stiamo facendo monitorare un campione significativo e volontario di studenti superiori che, se dal primo febbraio dovesse essere rimossa la zona rossa, potrebbero rientrare a scuola. Tra stasera e domattina, fatte le giuste valutazioni sanitarie, se dovesse essere rimossa la zona rossa, il primo febbraio entreranno subito seconda e terza media e contestualmente o subito dopo le scuole superiori».

Alla base del disagio nato a causa della DAD, anche i pochi mezzi messi a disposizione per personale e studenti soprattutto nell’ambito della linea internet non sempre ottimale:

«Esiste un tema di fondo che è quella dell’infrastruttura digitale. Si sta procedendo in questi mesi e anni alla posa della fibra ad alta velocità. Non esiste una diffusa capacità di alta velocità di flusso delle informazioni. Sul piano delle risorse messe in campo dallo Stato e dalla Regione, noi abbiamo cercato di fornire tablet e schede di connessione. Sul piano delle risorse, le scuole le hanno avute e continueranno ad averle. La Regione ha messo altri 15 milioni di intervento sulla scuola digitale, di cui 5 destinati ad un progetto di potenziamento della scuola digitale e 10 alle scuole che potranno usarli per un ulteriore miglioramento della tecnologia».

Condividi: