Condividi:

La svolta nella terapia anti-Covid19

Mentre è ancora vivo in Italia il dibattito sui vaccini, il ministro Speranza ha detto sì ai monoclonali contro il Covid19. Da qualche giorno era nell’aria la notizia che, sulla base di numerosi feedback positivi, si stava valutando con attenzione la terapia con anticorpi monoclonali per contrastare il virus nei pazienti più gravi. E’ di questa mattina l’annuncio ufficiale del Ministro che apre la strada ad un trattamento che da più parti era invocato ormai da tempo. “Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco e del parere del Consiglio superiore di sanità ho appena firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid”. Questo è il testo con il quale il ministro Roberto Speranza ha comunicato, tramite Facebook, la propria decisione in materia di Covid19. “In questa maniera abbiamo, con i vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid19”. Questo è stato il commento del Ministro a margine della sua dichiarazione.

il ministro Speranza
Il ministro Roberto Speranza

Plasma iperimmune, i centri di raccolta in Sicilia

Covid, la Sicilia zona arancione

Novità per la campagna vaccinale

Oltre al sì ai monoclonali contro il covid19, arrivano altre buone notizie. In giornata sarà ultimata la consegna delle prime dosi di vaccino AstraZeneca all’Italia. Si tratta di 250mila dosi che, da subito, saranno smistate a tutte le 20 regioni. Questo primo ‘carico’ consentirà l’apertura anticipata della campagna vaccinale anche per gli under 55. Il vaccino già lunedì 8 febbraio sarà recapitato a tutti i 293 centri di somministrazione e, in anticipo con la tabella prevista, già martedì sarà possibile inoculare le prime dosi agli aventi diritto. Mentre i vaccini consegnati da Pfizer e Moderna continueranno a essere somministrati a over 80 ed agli appartenenti alle categorie più fragili, quello di AstraZeneca sarà a disposizione del personale scolastico docente e non docente, alle forze armate e di polizia, al personale carcerario ed ai detenuti, di età inferiore ai 55 anni.

Condividi: