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MAGGIORANZA SEMPRE PIU’ SPACCATA. AL COMUNE DI PALERMO IL CONSIGLIO COMUNALE NON APPROVA IL BILANCIO CONSOLIDATO. PARLA FERRANDELLI

 

Il Comune di Palermo boccia il bilancio consolidato. Una decisione che arriva dall’ultimo Consiglio Comunale dove è emerso, ancora una volta, che il Sindaco Leoluca Orlando non ha più una vera e propria maggioranza.

 

In merito agli ultimi eventi di Sala delle Lapidi, ha parlato Fabrizio Ferrandelli al Time Magazine di oggi:

 

«Bilancio consolidato? È una novità intervenuta nella gestione finanziaria di un ente pubblico che prevede che il bilancio delle aziende controllate venga unito a quello del Comune. In precedenza, Amap, Rap, Amat ecc avevano nei bilanci dei debiti nei confronti del Comune, ma non avevano riscontro nel bilancio di quest’ultimo. Con il consolidamento sono stati stralciati debiti. Unendo il bilancio non c’era il braccio che andava per i fatti suoi e la gamba lo stesso e dunque è un bilancio coordinato. Questo bilancio non è altro che una fotografia delle aziende controllate dal Comune di Palermo. Lo stato non è uno stato di salute».

 

La bocciatura del bilancio consolidato del Comune di Palermo è una ulteriore dimostrazione di una maggioranza sempre più assente. Le parole di Ferrandelli in merito:

«Siamo a mare perché la maggioranza non ha un coordinamento e l’opposizione ha dovuto aprire l’ultima seduta. Al momento del voto la maggioranza mancava e dunque il numero è venuto meno e il bilancio è stato bocciato. La prima cosa che accade è che un a.d viene licenziato e il Presidente si dovrebbe dimettere e cambiare il cda. È grave che un Sindaco, che non perde occasione di farsi sentire dalla stampa, per dire che si costituisce parte civile in qualcosa, non chiami due tre consiglieri per capire a che punto è una determinata situazione. Io sono più concentrato sul capire cosa fare appena questa gestione si concluderà. Una delle sanzioni previste quando il consolidato non viene approvato è il blocco di tutte le spese e dunque per una città come Palermo, che ha bisogno di determinati interventi, è il caos».

 

In merito alle conseguenze politiche:

«È tutto morto. Non serviva questo nuovo atto per confermare la mancanza di un coordinamento e di una maggioranza. Ormai i Consiglieri sono isole all’interno di formazioni politiche e partiti che stanno pensando al dopo. Se parli con lui dice che “muore felice”. Come sempre hanno avuto ragione i palermitani che lo hanno votato e probabilmente io non lo ero».

 

 

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