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I numeri tendono ad un timido miglioramento, ma lo scenario che vede la Sicilia zona gialla dal prossimo lunedì è tutt’altro che scontato.

I dati dell’ultima settimana, e cioè quelli determinanti per la decisione della cabina di regia centrale, sono confortanti rispetto ai numeri che hanno visto per tutto il mese di aprile l’Isola ai primi posti per tasso di positività, ma resta e pesa come un macigno il passo lento della campagna vaccinale, perché tra i parametri per l’assegnazione delle fasce c’è proprio l’immunizzazione dei cittadini. Ecco perché non si può escludere che la zona arancione perduri fino al 17 maggio.

“La Sicilia paga la disaffezione nei confronti di AstraZeneca – ha detto il governatore Musumeci – è un fatto che da noi si siano verificati più eventi luttuosi”.
E rilancia: “Serve piuttosto una comunicazione nazionale più forte”.

L’ultima settimana ha dato comunque uno scenario confortante: i nuovi positivi in Sicilia sono stati 6.683, il 17% in meno rispetto alla settimana precedente, mentre il numero degli attuali positivi è sceso di 729 unità ed è pari a 24.781.

Il numero dei guariti cresce di 7.281 persone rispetto alla settimana scorsa, con una percentuale pari all’85,6%. E, dato rilevante, migliora anche il dato dell’incidenza dei nuovi casi rispetto alla popolazione.
La scorsa settimana erano diverse le province sopra o in prossimità dei 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre oggi sono tutte abbondantemente al di sotto. Palermo è intorno ai 183, Catania a 168, Trapani è al di sotto di quota 60.

Non resta dunque che aspettare venerdì, quando dal Ministero della Salute verranno sciolte le riserve.

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