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La Mattel lancia una linea di Barbie con uno scopo preciso

Barbie virologa, ma non soltanto, per ispirare le bambine e lanciare un segnale forte a favore della lotta contro il Covid19. La Mattel ha deciso di rilasciare nel mercato una nuova serie del suo più celebre giocattolo. Si tratta di bambole dedicate ad alcuni personaggi che in questi mesi hanno dedicato la propria vita alla lotta contro il virus. Barbie quindi vestirà i panni della virologa ma anche quelli dell’attivista, della ricercatrice e del medico. In totale si tratta di 6 nuove bambole dedicate ad altrettante donne realmente esistenti. Oltre a Sarah Gilbert, creatrice del vaccino AstraZeneca, ci sono anche le due donne americane Audrey Cruz e Amy O’Sullivan, il medico australiano Kirby White, la ricercatrice brasiliana Jaqueline Goes de Jesus e l’attivista canadese Chika Stacy Oriuwa.

Una Barbie per ispirare le più giovani

Barbie Virologa Sarah Gilbert La Barbie virologa, secondo i piani della Mattel, potrebbe essere il modo più semplice per ‘parlare’ alle nuove generazioni. Mostrare l’oggetto dei giochi di quasi tutte le bambine del mondo con i panni di chi sta provando a contrastare il Covid19 potrebbe essere una buona arma contro le fake news sul virus. Proprio Sarah Gilbert, direttrice dell’Istituto Jenner ha commentato così la notizia: “Nutro la speranza che la bambola che mi rappresenta serva a far conoscere alle bambine una possibile carriera futura di cui al momento possono non saper nulla. Sono felice – ha proseguito la Gilbert – di ispirare la prossima generazione di ragazze nelle carriere di questo tipo e spero che i bambini che vedono la mia Barbie capiranno quanto sia vitale la scienza per aiutare il mondo che ci circonda”.

Il vicepresidente senior di Barbie Mattel, Lisa McKnight, ha aggiunto: “Barbie intende riconoscere come tutti i lavoratori in prima linea hanno fatto grandi sforzi nell’affrontare il Covid19. Abbiamo voluto condividere le storie di queste donne per puntare su di loro un enorme riflettore. Tutto questo può servire ad ispirare la prossima generazione a prendersi cura di questi eroi e a ricambiare. È importante per noi – ha concluso la McKnight -alimentare l’immaginazione dei bambini in direzione dell’esempio reso da queste eroine”.

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