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Trent’anni, da quel 29 ottobre 1991, dall’istituzione della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia che lotta per contrastare la criminalità organizzata voluta fortemente dal giudice Giovanni Falcone.

 

Proprio in occasione del trentennale, il dipartimento ha allestito una mostra interattiva denominata “Antimafia itinerante” interamente realizzato dai dipendenti Dia. Un percorso visivo e storico che ripercorre, attraverso 34 pannelli, le grandi operazioni che ha visto protagonista la Dia contro la criminalità organizzata.

Il progetto ha avuto inizio nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo e coinvolgerà tutte le città d’Italia fino al 25 maggio 2022, quando, a pochi giorni dai trent’anni della strage di Capaci, il testimone passerà a Maria Falcone e alla sua associazione.

 

Poco dopo la presentazione del progetto al Quirinale davanti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la DIA ha voluto cominciare dal capoluogo siciliano questo percorso che serve anche a sensibilizzare i più giovani.

 

Cattura di latitanti, sequestri e continui lavori sul campo hanno portato la DIA ad ottenere ottimi risultati sulla criminalità organizzata che, come specificato dallo stesso Maurizio Vallone, Direttore nazionale della DIA, non è affatto scomparsa e che, anzi, continua ad esercitare sul territorio, utilizzando meno tritolo, almeno per il momento, ma puntando sul guadagno e dunque sul riciclo di denaro ottenuto soprattutto dal traffico di droga e riutilizzato in attività lecite.

 

Noi di Radio Time ci siamo recati all’aula bunker per vivere in prima persona questa prima tappa dell’Antimafia Itinerante organizzata in occasione dei 30 anni dalla fondazione della DIA.

 

Di seguito l’intervento del Direttore nazionale della Dia Maurizio Vallone:

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