ARTICOLO DI FATIMA SANFILIPPO
Oggi una folla di amici ha dato il suo ultimo abbraccio a Gioacchino Caponetto nella Chiesa “Madonna della divina provvidenza” di Via Ammiraglio Rizzo. Tra i presenti, oltre la sua famiglia e gli amici più cari, buona parte del mondo della Radio locale, i colleghi e le colleghe speaker, i giornalisti, i tecnici, tutto lo staff di Radio Time, la sua famiglia Time al gran completo….i ragazzi di oggi ed anche quelli di ieri, alcuni, addirittura, saltati sul primo aereo, trafelati e commossi, per non mancare.
Ed ancora attori, musicisti, editori, producer, dj….tanto mondo dell’intrattenimento locale a dare l’estremo saluto a chi dell’intrattenimento ne ha fatto una ragione di vita.
Una funzione partecipata e composta, un celebrante accogliente e sensibile, che pur non conoscendo il nostro Gioacchino, gli ha reso il più bell’omaggio dando voce a qualcuno dei suoi fans che, per messaggio, ha fatto pervenire al parroco, tutto l’affetto dei suoi ascoltatori, la caratura empatica ed il valore mediatico del Grande Capo.
Un Affetto enorme raccolto da ogni dove in questi giorni di dolore e coltivato lungo tutto il suo percorso radiofonico che è durato ben 45 anni: dall’esordio a Tele radio olimpo giove nel 1976 e fino ad arrivare a Radio Time, passando per emittenti come Radio Amica, Studio Sicar e Radio Young, dando vita a programmi radio e TV ed eventi storici come Il PiaNetto, Porompompero, Notte Vasco, Palermo Raid e tanti altri.
La sua grande passione per la musica gli è valsa incontri emozionanti con tanti artisti tra i quali Vasco Rossi, Eugenio Finardi, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Elisa, Paolo Belli e tanti altri.
É stato “voce ufficiale” di parecchie manifestazioni, il nome portante delle serate belle, nella discoteche più IN della nostra isola e ha ricevuto parecchi riconoscimenti, tra cui il premio nazionale, Franco Franchi, assegnatogli nel 2003, per il settore della comunicazione, di cui andava particolarmente fiero.
Diventa presto l’emblema dello speaker nell’ambiente radiofonico, delle TV private e dell’intrattenimento, con la sua voce, La Voce, ha attraversato il tempo, le mode e creato trend ed il suo Caponetto show, si è trasformato con Lui, fino alla sua ultima versione social, che lo vedeva interagire coi suoi ascoltatori via facebook e whatsapp con una confidenza col mezzo e con la gente, che dimostrava tutta la sua straripante professionalità.
È incredibile quanta gente, negli anni, si sia affezionata a Capo, senza neanche conoscerlo, solo ascoltandolo ogni mattina, sorseggiando il proprio caffè, attraversando la città in auto o facendo le proprie faccende a casa. In molti, nei suoi momenti difficili, hanno sofferto con Lui, con una partecipazione accorata, reputandolo come un familiare. C’è poco da fare, Capo sapeva ammaliare e, se ti conquistava, e ti conquistava 9 volte su 10, non lo lasciavi più.
La sua Voce, calda, suadente, corposa e rassicurante trasmetteva serenità, fiducia, buon umore, vicinanza…i suoi fan percepivano il suo essere sincero, diretto, senza peli sulla lingua e senza mezze misure, come l’autenticità fatta persona…..
O l’amavi o l’odiavi, ma era un vero fenomeno, perché dove non arrivava coi suoi limiti di un carattere deciso e non disposto ad alcun compromesso, superava se stesso con la sua conoscenza e competenza musicale, era uno Shazam vivente….aveva un orecchio strepitoso e gusti musicali che spaziavano dal genere più commerciale al rock più di nicchia…ma lui le sapeva veramente tutte e senza falsa umiltà ripeteva “la indovino con una“… autocitando la sua partecipazione allo show di Enrico Papi, Sarabanda, dove ha dimostrato tutte le sue straordinarie capacità.
Un amore per la musica sconfinato, iniziato fin dalla tenera età e coltivato nella sua vita col gusto della ricerca e del confronto coi colleghi e le case discografiche.
Una saggezza musicale che ha sempre amato condividere col suo pubblico, cui trasmetteva la passione dell’ascolto ogni volta che presentava “le nuove uscite” del venerdì.
Il suo pubblico, la sua community, con cui condivideva pensieri, emozioni, esperienze e talvolta anche il suo mondo onirico, anche quello un po’ spinto. Capo era così, senza filtri, con una coerenza estrema di ogni suo pensiero e di ogni sua scelta.
Ha vissuto in controtendenza, in un mondo che vive e va avanti a suon di like, Lui è sempre stato ciò che era, senza temere il giudizio di nessuno, anzi forse contro il giudizio di tutti, non inchinandosi alle regole ruffiane della notorietà.
Diceva di sé di essere un “born to talk” e si è sempre vantato di essere fortunato per essere riuscito a fare della sua più grande passione, la sua professione… una fortuna condivisa, una passione divulgata, una musica per sempre… la Musica del Grande Capo, che oggi sotto la sua casa, Radio Time, ha salutato la sua FamilyTime, con la sua personalissima versione del brano “gli Angeli“, del suo Idolo Vasco Rossi, facendosi egli stesso canzone, con la sua Voce “cantante” per tutti Noi.