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Tutta colpa del Governo Musumeci

A quattro giorni dal voto palermitano il ministro Lamorgese ha detto la sua sul caos seggi per le Amministrative. “In materia elettorale in Sicilia il procedimento è di competenza esclusiva della Regione – ha precisato il Ministro – non è prevista la possibilità di intervento da parte del ministero dell’Interno”. Frase ben precisa, che non presta il fianco ad alcun tipo di interpretazione, che indica in Nello Musumeci ed il suo Governo Regionale il vero responsabile del disastro registrato nei seggi lo scorso 12 giugno. Stando a quanto detto dalla Lamorgese, soltanto la macchina organizzativa regionale sarebbe potuta intervenire per risolvere prontamente il problema. Le avvisaglie c’erano tutte: le prime defezioni sono arrivate già al venerdì. Non era necessario attendere fino alle 14 della domenica per rendere tutti i seggi accessibili. Il diritto al voto di parecchi palermitani, secondo la Lamorgese, sarebbe stato leso in maniera inequivocabile.

Le accuse rimandate al mittente

Non è mancata la replica da parte del Presidente della Regione Siciliana. Nello Musumeci, con il garbo che lo distingue, ha precisato i ruoli che hanno determinato il caos delle Amministrative. “Dispiace contraddire il ministro dell’Interno – ha detto Musumeci – ma la Regione Siciliana, pur avendo competenza legislativa esclusiva in materia elettorale degli Enti locali, non ha il potere di sostituirsi alle Corti d’appello o ai Comuni per la surroga dei presidenti di seggio dimissionari. Diversamente lo avrebbe fatto, con immediatezza, al sorgere delle prime defezioni”. La polemica non è andata oltre ma resta la tensione. L’avvicinarsi delle Regionali senza una conferma da parte della coalizione di destra di Musumeci come candidato è un tema che tiene banco nel dibattito politico.

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