Condividi:

L’amministrazione comunale appare indifesa

Prima i files del Comandante della Municipale, adesso altri dati sensibili dell’amministrazione. Dal 12 giugno ad oggi non è cambiato nulla: il Comune di Palermo è ancora vittima delle minacce degli hacker. Dopo la rubrica telefonica con tutti i numeri di cellulare di tutto lo staff della Polizia Municipale di Palermo, adesso sono disponibili in rete, visibili per tutti, altri dati riservati. Nel sito di Vice Society, la gang hacker che ha rivendicato l’attacco, è avvenuto il rilascio di altre informazioni sottratte all’amministrazione comunale. I files si trovano all’interno di una cartella. Si tratta, tra le altre cose,  della lista degli avvocati con gratuito patrocinio, dei dati dell’ufficio gestione operativa e polizia giudiziaria ma c’è dell’altro. Tra i dati rilasciati ci sarebbe anche la lista dei provvedimenti di Daspo, le notifiche della questura e le notifiche giudiziarie.

Esiste anche una lista dei parcheggiatori abusivi

Vice Society, nella pagina dedicata all’attacco al Comune di Palermo, mostra anche una lista dei parcheggiatori abusivi. Un vero e proprio elenco di tutte quelle persone sorprese nel corso degli anni a chiedere un ‘caffè’ in cambio di un posto auto. Questa lista era regolarmente all’interno dei computer dell’amministrazione comunale al pari delle relazioni, con tanto di schede di valutazione, del personale comunale. Non mancherebbe, a quanto pare, anche un report sulla lavorazione degli stipendi e un fitto carteggio di mail confidenziali.

La soluzione sembra lontana

Al netto dei dati personali resi pubblici, ci sono anche problemi oggetti da affrontare nell’immediato. A 17 giorni dall’attacco Hacker, la Ztl resta ancora fuori uso. Se le telecamere di sorveglianza sono tornate online, il sistema informatico atto ad elaborare il pagamento dei ticket di ingresso alla stessa è ancora fermo al palo. In questo senso, l’amministrazione, non potendo incassare, perde ogni giorno cifre importanti per un bilancio già precario. Al momento le indagini della polizia postale non hanno ancora prodotto risultati significativi.

Condividi: