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Colpito ancora il mandamento di Porta Nuova

Dodici arresti questa mattina a Palermo. L’operazione, eseguita all’alba dai carabinieri, ha prodotto il trasferimento in carcere per quattro indagati mentre i domiciliari sono stati disposti per altri otto. Si tratta dell’operazione Vento 2. Ad essere colpito, ancora una volta, è stato il mandamento di Porta Nuova.  Già lo scorso 6 luglio il lavoro dell’Arma aveva portato a 18 fermi a carico di altrettante persone considerate capi e sodali del clan mafioso locale. Le accuse mosse dagli inquirenti variano dall’associazione di tipo mafioso, all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, coltivazione e spaccio di stupefacenti, violenza privata e lesioni personali aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. L’attività investigativa andava avanti da diverso tempo. I primi 18 arresti e quelli di oggi sono diventati necessari dopo l’omicidio Incontrera. Secondo gli investigatori, senza alcun intervento, sarebbe stata inevitabile un’escalation di violenze.

Chi sono gli arrestati di oggi

A seguito dell’operazione Vento 2, sono dietro le sbarre finiti Salvatore Incontrera, Nicolò Di Michele, Giuseppe Auteri e Filippo Burgio. Il provvedimento restrittivo ai domiciliari riguarda invece Massimiliano D’Alba, Antonino Fardella, Gaetano Verdone, Francesco Verdone, Marco Verdone, Giuseppe D’Angelo, Angelo Costa e Maria Carmelina Massa. Tra i motivi che hanno reso indispensabili e non procrastinabili gli arresti di oggi c’è di certo il fatto che proprio Filippo Burgio sarebbe stato scarcerato in questa giornata. Dalle indagini era chiaramente emerso l’intento da parte di Burgio, una volta tornato in libertà, di punire i soggetti da lui ritenuti responsabili dell’omicidio del figlio Emanuele alla Vucciria. Non soltanto gli esecutori materiali ma anche chi avrebbe dovuto garantire sicurezza e controllo e non sarebbe riuscito nell’intento.

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