Condividi:

Mainaldo Maneschi, giovane sportivo e ingegnere palermitano, all’età di 29 anni si è spento a causa di un tumore scoperto da pochi mesi. Ieri, l’ultimo saluto a Bologna, città dove lavorava.

Una di quelle notizie che lascia attoniti, increduli e con il cuore lacerato. In un mondo che tende ad osannare una persona soltanto quando muore, Mainaldo Maneschi è l’esempio di un ragazzo da sempre estremamente rispettato e stimato già in vita. Un ragazzo che già da adolescente si è sempre distinto per la sua eleganza, riservatezza e per il suo buon fare. Tutti lo ricordano per il suo sorriso sornione.

Avrebbe compiuto 30 anni il 30 dicembre di quest’anno ma un brutto male non gli ha lasciato scampo e ha interrotto la sua vita ancora breve ma ricca di traguardi: un grande campione di vela/ karting/automobilismo e un bravo ingegnere meccanico. Da qualche anno, lavorava a Bologna presso la Philip Morris.

Tanta la commozione al suo funerale a cui hanno partecipato più di 150 colleghi. Immenso il dolore della famiglia, dei suoi amici, del suo amore e di tutte le persone che hanno avuto l’onore di incontrare Mainaldo Maneschi sul proprio cammino di vita. Ancora tanti i sogni del 29enne che, una settimana prima di morire, ne ha voluto realizzare un ultimo tanto anelato: il matrimonio con la sua Federica dagli occhi cielo. Un grande amore nato tra i corridoi del Liceo Classico Garibaldi di Palermo che, certamente, ha vinto la morte.

Mainaldo ha lasciato un segno nei cuori di tutti. Di seguito, il ricordo della sua relatrice di tesi:

“Caro Mainaldo,  Sei stato un allievo e un tesista brillante. 110 Lode e Menzione in Ingegneria meccanica all’unanimità dalla commissione. È stato per me un orgoglio e un privilegio accompagnarti nel tuo percorso accademico finale durante il quale unitamente alle tue doti scientifiche ho particolarmente apprezzato le tue doti umane. Ho preparato la presentazione della tua tesi insieme al prof. D’Amore che ti ha seguito all’Università di Pittsburgh consegnando alla comunità scientifica il ritratto di un allievo eccezionale! Oggi la notizia della tua scomparsa sconvolge me e tutta la comunità scientifica di UNIPA.  Prego IDDIO perché dia a te un posto accanto a LUI. Io continuerò il mio insegnamento ricordando alle future generazioni di allievi la tua figura.  Buon Viaggio Mainaldo. Un grande abbraccio. Il tuo relatore “.

Questo, invece, uno dei tanti messaggi degli amici: “La vita spesso è davvero ingiusta. Fai buon viaggio, amico mio”.

Condividi: