Poche ore fa la Corte d’appello di Brescia ha fissato l’udienza del primo marzo 2024 per valutare l’istanza di revisione della sentenza passata in giudicato che ha condannato Olindo Romano e Rosa Bazzi, all’ergastolo per la strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006.
Si riaccende la speranza per i due coniugi, sulle cui responsabilità si discute ormai da oltre 15 anni, nonostante la Giustizia si sia già pronunciata in forma definitiva quanto alla loro colpevolezza.
Il collegio difensivo, capitanato dall’avv. Fabio Schembri, non si è arreso e con esso una folta schiera di innocentisti, tra cui consulenti, giornalisti, giuristi, tecnici di analisi forensi e la redazione delle Iene, nota trasmissione di attualità del gruppo mediaset, che ha condotto una serrata indagine di giornalismo investigativo e realizzato diversi speciali di Inside sulla strage, dando vita ad un consistente movimento di opinione che ritiene la sussistenza di un grave errore giudiziario.
L’istanza di revisione che sarà discussa in occasione dell’udienza dell’1 marzo 2024 è stata formulata sia dalla difesa dei coniugi Romano che dal pg di Milano Cuno Tarfusser e trova il suo fondamento sull’acquisizione di nuovi elementi di prova e la rivalutazione con strumenti scientifici all’avanguardia dei rilievi ambientali acquisiti all’epoca dei fatti sulla scena del crimine.