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Il tributo a Rosa Balistreri, la cantastorie siciliana, la più nota al mondo, ha lasciato il pubblico presente al Golden, in una domenica pomeriggio di ottobre, senza fiato…

La cantautrice, Alessandra Salerno, accompagnata dalla Noquiet Women orchestra e dal corpo di ballo di Luna Benassai, regia di Alessandra Salerno , ha dato vita al repertorio della Balistreri con una interpretazione personale e sanguigna con le sue note vocali calde e sempre  perfette, che ha emozionato e travolto il pubblico presente in sala.

Un repertorio carico di ricordi e di sicilianità della migliore tradizione, che ha evocato in tanti presenti, i canti di mamme e nonne e le ninne nanne più tristi e cariche di vita vissuta in tempi davvero duri, ma sempre vive e belle.

Uno spettacolo studiato in ogni dettaglio, dal movimento scenico, alla scaletta crescente, al cadeaux dell’amica cantante dalla voce strepitosa Nancy Ferraro,che ha suscitato una coinvolgimento pieno degli spettatori che in pochi passaggi sono diventati coro, sezione ritmica e ballerini.

Emozione allo stato puro…

La produzione Scarlatti management, medianpartner Radiontime group, col festival Terra D’amuri, ha fatto un’investimento lungo un’estate, scommettendo sul territorio e le sue bellezze paesaggistiche, partendo dal Teatro pietra Rosa di Pollina, con nomi di taglio nazionale come Ron, Vecchioni e Fabio Concato ma ha proseguito con una scelta di cantautorato locale con la tappa “Terra mia” del Teatro Savio, viaggio musicale nell’amore e nel cantautorato della nostra meravigliosa terra con
Anna Castiglia, Johnny Marsiglia, Davide Shorty, Martina Cirri, Peppe Lana, Chino Mortero e, di seguito, l’evento-omaggio a Franco Battiato, “Stranizza d’amuri” interpretto da Mario Incudine, Luca Madonia, Giovanni Caccamo e l’Orchestra Mediterranea e con i contributi video e la narrazione di Red Ronnie.

Padrone di casa e voce ufficiale del Festival, Massimo Minutella, sempre accorato ed elegante, in un contesto che ha visto “sfilare” una vera coreutica di artisti e amici.

Insomma, per la chiusura di un Festival che ha celebrato l’amore siciliano per l’arte, la musica, la tradizione, la Scarlatti management, non poteva che scegliere un’artista dirompente e appassionata come Alessandra Salerno, che, non solo, ha messo in campo tutta la sua bravura ma il fuoco sacro e la passione del suo canto unico e peculiare e dispensato amore e Sicilianità con una naturalezza inarrivabile.

Chapeau ❣️

La siminzina, dedicata, in un momento di guerra senza tregua, a tutti i bambini che non ci sono più “Alessandra Salerno”.

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