Soltanto negli ultimi due anni l’amministrazione comunale ha speso oltre 7 milioni di euro per risarcire cittadini incorsi in incidenti a causa del manto stradale e dei marciapiedi in pessime condizioni. Questo dato, recentemente balzato agli onori della cronaca, ha sollevato più di un interrogativo nella classe politica locale.
Questa mattina, al Time Magazine, è intervenuto l’ex cons. comunale Filippo Occhipinti che, in base alla sua esperienza consiliare, ha chiarito le dinamiche che hanno portato le cifre stanziate per la manutenzione di strade e marciapiedi a produrre un risultato pari quasi allo zero.
“Ogni anno vengono stanziati circa 10 milioni di euro da destinare alla R.A.P. per strade e marciapiedi – ha raccontato Occhipinti – ma il reale utilizzo di questa cifra si attesta su cifre molto più basse. Questo comporta quello che in gergo tecnico viene chiamato ‘avanzo di bilancio’. Proprio l’avanzo di bilancio è la chiave dell’argomento: la cifra non spesa viene ugualmente destinata alla R.A.P. per coprire i costi di servizio non previsti da contratto”.
Stando al racconto di Occhipinti, paradossalmente, lasciare le buche prive di intervento, garantirebbe una certa tranquillità al bilancio della R.A.P. che in questa maniera vedrebbe coperti tutti gli interventi straordinari come il ripristino della normalità dopo eventi come il Festino o manifestazioni di piazza.
“Io non lo so se sia stata una scelta deliberata del consiglio, maturata nel corso degli anni, quella di non intervenire per sanare strade e buche – ha detto Occhipinti – ma il dato di fatto è che se si fosse rispettato il contratto di servizio e se le cifre fossero state totalmente spese per ridare lustro alle strade cittadine, il bilancio della R.A.P. ne avrebbe sofferto non poco”
Proprio in questi giorni il consiglio comunale palermitano sta ridiscutendo il contratto di servizio di R.A.P. dal qual verrà tolta la manutenzione di buche e strade. Nel giro di poco vedremo quanto, senza l’avanzo di bilancio, resterà stabile il bilancio della partecipata.
Comments