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BANDO ACCOGLIENZA RIFUGIATI. PARLA GELARDA

Nel  2019, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando annunciava un bando che prevedeva l’accoglienza in famiglie palermitane di rifugiati o titolari di protezione sul territorio italiano. Ad oggi, come dichiarato dallo stesso Consigliere Comunale della Lega Igor Gelarda, questo bando per l’accoglienza è stato un flop.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Igor Gelarda al Time Magazine di oggi in merito al bando accoglienza dei rifugiati:

«Non erano migranti qualsiasi, erano persone veramente bisognose. Avevano lo status di rifugiati politici, non quelli che vengono qui in cerca di fortuna. Quelli che scappavano dal loro paese perché  rischiavano la vita. Quattro famiglie hanno aderito, mentre due soltanto hanno completato il percorso. Nessuno dei 20 consiglieri che non gli hanno votato la sfiducia o i 12 assessori abbiano aderito. Palermo è una città solidale, ma non è il Sindaco Orlando a dovercelo insegnare».

Non sono mancati i riferimenti del Consigliere Gelarda al Sindaco Orlando, in merito proprio al bando per l’accoglienza dei rifugiati:

«In un momento in cui non riusciamo a dare da mangiare ai nostri figli e abbiamo difficoltà ad aiutare i nostri compaesani, era difficile che i palermitani, che pur facendo tanta beneficienza, volontariato, potessero prendersi in casa un rifugiato politico. La retorica immigrazioni sta di Orlando è stata smantellata.  I palermitani sono solidali, ma cominciando da chi ci sta vicini. La retorica di Orlando smontata dal senso pratico di palermitani che devono prima sopravvivere.  Quando è che ciò che dice Orlando è vero? Vive in un’altra città rispetto a dove viviamo noi.

In merito all’Assessore Mattina e alle sue dichiarazioni, Gelarda ha così risposto:

«Di questa giunta sono due gli assessori che lavorano, lui senza dubbio. Qui non si tratta di adozione di minori, e pur essendo gratis la città non ha risposto. Se la città risponde quando si tratta di minori o quando il Comune mette a disposizione denaro, è un altro discorso. Il flop di questa iniziativa è evidente. La città raccontata da Orlando non esiste».

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