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VACCINI, COMMISSIONE ANTIMAFIA: “AVANZATA RICHIESTA ELENCHI NOMINATIVI VACCINATI NELLA CATEGORIA ‘ALTRO’  PER FARE CHIAREZZA

 

La campagna vaccinale in Italia è cominciata ormai da qualche mese, ma alcuni dati non sono chiari. La Commissione parlamentare Antimafia, infatti, ha chiesto l’elenco dei vaccinati di Sicilia, Calabria, Campania e Valle D’Aosta poiché dai dati risultano le regioni che hanno effettuato più somministrazioni sotto la voce “altro”. Questo dato emerge nel report vaccini della struttura commissariale nazionale.

VACCINI, I DATI SULLA CAMPAGNA VACCINALE IN SICILIA E IN ITALIA

Un dato che, paragonato alle altre categorie, risulta decisamente alto. Stando ai dati forniti dal Governo, infatti, le somministrazioni in Sicilia nella categoria “altro” (306.866) sono maggiori di quelle per le categorie degli Operatori Sanitari e Sociosanitari (228.775) e Over 80 (214.865). Alla luce di ciò, la Commissione Antimafia vuole capire se nella categoria “altro” rientrano anche persone che non hanno diritto al vaccino.

 

In merito all’indagine e alla richiesta degli elenchi dei vaccinati, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra ha così commentato:

«Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria – dice il senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia -, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria ‘altro’ che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale. Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti al fine di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione. Purtroppo i cittadini – dice Morra- continuano a soffrire a causa dei disservizi delle Asp in tante parti d’Italia, c’è quindi necessità di offrire risposte concrete a chi denuncia disservizi anche per mancanza di vaccini, pertanto questa Commissione studierà il caso ormai molto diffuso».

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