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BUONE NOTIZIE DAL CONCERTO-TEST SVOLTO NELLA CITTA’ CATALANA

 

Il mondo potrebbe avviarsi verso una normalità. La campagna di vaccinazione è ormai avviata da mesi e si spera dunque di poter tornare alla solita quotidianità di qualche anno fa. Mentre in Italia molte regioni restano in zona rossa e le aperture sono minime, nel resto del mondo si organizzano concerti in piena sicurezza. È il caso della Spagna, che qualche tempo fa ha organizzato un concerto-esperimento con circa cinquemila persone che hanno potuto assistere all’evento senza distanziamento, ma tenendo la mascherina e sottoponendosi il giorno stesso ad un test antigenico.

CORONAVIRUS, NEL RESTO DEL MONDO SI RESPIRA NORMALITÀ. IN ITALIA NO

Dopo un mese dall’esperimento sono arrivati gli esiti e questi hanno dato ottimi risultati: su cinquemila soggetti presenti al concerto dei Love of Lesbian a Barcellona, sono stati registrati solo due casi di contagio da coronavirus forse legati all’evento.

L’esperimento, organizzato dal Governo locale, prevedeva l’ingresso al pubblico solo dopo l’esito di un tampone antigenico negativo, l’impianto di ventilazione acceso al massimo e la mascherina per tutta la durata dell’evento.

 

Ad un mese di distanza dal concerto di Barcellona, l’esito dell’esperimento nelle parole del medico Josep Maria Llibre, medico della città di Badalona: «in sintesi, un concerto di musica dal vivo al chiuso con le corrette misure di sicurezza e la giusta ventilazione è un’attività sicura».

 

Dopo il concerto, ha dichiarato sempre Llibre, erano stati rilevati solo 6 nuovi contagi, ma le analisi successive hanno stabilito che 4 di questi non erano riconducibili all’evento: «Analizzando i dati disponibili, le possibilità che queste persone siano state contagiate sul posto sono minime».

 

L’incidenza dei contagi tra i presenti al concerto nelle due settimane successive all’evento è stata dunque  di 130,7 casi ogni 100mila abitanti, inferiore a quella registrata tra la popolazione di Barcellona nello stesso periodo (259,9 casi ogni 100mila abitanti).

 

I medici Buenaventura Clotet e Boris Rebollo, coinvolti anche loro nell’evento, hanno sottolineato tuttavia come il buon esito del test lasci ancora aperte alcune questioni. Tra queste, la validità dei test antigenici, che sono più rapidi da eseguire e quindi più pratici nell’organizzazione di un concerto, ma la cui affidabilità non è paragonabile a quella dei test molecolari.

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