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Il magistrato siciliano Livantino, dopo trent’anni dalla morte, è stato beatificato. La festa sarà il 29 ottobre.

Quella di oggi è una giornata che rimarrà nella storia. Abbiamo assistito alla prima beatificazione di un magistrato: Rosario Livatino. Il trentottenne Dott. Livatino fu ucciso dalla mafia perché odiato per le sue indagini e per la sua fede. La beatificazione nella data odierna non è assolutamente un caso ma è stata volutamente fatta coincidere con quella in cui Papa Wojtyla, nel 1993, lanciò il suo anatema contro i mafiosi proprio ad Agrigento, nella Valle dei Templi: “Convertitevi – disse – un giorno verrà il giudizio di Dio”.

Oggi, Papa Francesco dalla sua finestra in Vaticano: “Livatino è stato martire della giustizia e della fede nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo che non si è lasciato mai corrompere. Si è sforzato di giudicare non per condannare, ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo, fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo a essere leali difensori della legalità e della libertà”.

 

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