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Le scuse in un video

Non si è ancora spento il clamore per la sua scarcerazione che Giovanni Brusca chiede scusa alle sue vittime. Le scuse arrivano per mezzo di un video, un’intervista, rilasciata ad Arte Francia circa 5 anni fa e rilasciata soltanto in queste ore dal Corriere della Sera. “Ho deciso di fare questa intervista senza sapere dove mi porterà. Io spero soltanto che mi capiate. Lo sto facendo per fare i conti con me stesso – ha detto Brusca – È arrivato il momento di metterci la faccia, è nel mio spirito che è cresciuta l’idea di parlare. Sento di dover chiedere scusa a tutti i familiari delle mie vittime a cui ho arrecato dolore e disperazione”.

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Chiedere scusa non basta

Anche se Giovanni Brusca chiede scuse ai familiari delle vittime, tutto questo non basta a placare l’ira di chi non ha mai creduto al suo vero pentimento. Le ombre sul non detto da parte dell’ex stragista pentito restano enormi. È vero che quanto raccontato ai magistrati da Giovanni Brusca ha permesso di ricostruire parecchie dinamiche di Cosa Nostra. Resta comunque il fatto che dalla bocca del pentito non è mai uscito il nome di una persona appartenente alla sfera del potere istituzionale. Tra quelli che non credono al pentimento c’è anche Luciano Traina, fratello di Claudio, componente della scorta di Paolo Borsellino: “Non credo per niente al pentimento. Ha raccontato quello che ha voluto e lo ha fatto per il suo tornaconto personale. Ha ucciso un bambino a sangue freddo, è mostruoso. Venticinque anni di carcere non bastano per cancellare tutto quell’orrore”.

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