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di Davide Venza

Blitz dei carabinieri: colpito il clan del centro di Palermo

Un blitz dei carabinieri di Palermo, effettuato all’alba di oggi 6 giugno, ha fatto scattare il fermo per 18 persone appartenenti al clan di Porta Nuova. Gli indagati, secondo la DDA della Procura di Palermo, sarebbero responsabili di associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dalle finalità mafiose. Tutto ciò accade a soli sei giorni dall’omicidio di Giuseppe Incontrera, freddato con tre colpi di pistola in via Imperatrice Costanza nel quartiere Zisa. Incontrera, considerati i suoi precedenti penali per droga, era già stato attenzionato dai carabinieri in quanto ritenuto una pedina importante del clan di Porta Nuova.

Operazione Vento: le indagini svolte dalle forze dell’ordine

L’operazione, che prende il nome di Vento, rappresenta la conclusione di un’attività d’indagine svolta col tentativo di colpire il clan Porta Nuova. Attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti i carabinieri  sarebbero riusciti a ricostruire l’organigramma dell’associazione mafiosa. Tommaso Lo Presti è stato individuato come il soggetto ritenuto il reggente del mandamento di Porta Nuova e Palermo Centro. Gli investigatori hanno documentato diversi episodi relativi al traffico di droga di ogni tipo, che veniva gestito dai vertici del clan sia nelle fasi di acquisto all’ingrosso, che nella vendita finale al dettaglio. Oltre all’attività di spaccio, sono finite tra le mani degli inquirenti anche due rapine a mano armata e cinque tentativi di estorsione, che andrebbero associate al clan capeggiato da Lo Presti. Il provvedimento pre-cautelare è stato emesso in via d’urgenza in quanto erano emersi chiari atteggiamenti di alcuni degli indagati, che sembravano anticipare un tentativo di fuga.

L’elenco dei fermati

A figurare nella lista dei fermati risulta anche Salvatore Incontrera, figlio di Giuseppe Incontrera. L’omicidio di giovedì scorso inoltre, secondo gli investigatori, avrebbe potuto innescare altri agguati e rafforzare la volontà degli indagati di darsi alla latitanza.

  1. Giuseppe Di Giovanni, 42 anni
  2. Tommaso Lo Presti, 57 anni
  3. Giuseppe Auteri, 47 anni
  4. Calogero Lo Presti, 69 anni
  5. Giuseppe Giunta, 35 anni
  6. Domenico Lo Iacono, 46 anni
  7. Salvatore Di Giovanni, 28 anni
  8. Antonino Ventimiglia, 52 anni
  9. Roberto Verdone, 51 anni
  10. Nicolò Di Michele, 31 anni
  11. Salvatore Incontrera, 25 anni
  12. Antonino Stassi, 33 anni
  13. Andrea Damiano, 44 anni
  14. Gioacchino Pispicia, 25 anni
  15. Antonino Bologna, 25 anni
  16. Gioacchino Fardella, 21 anni
  17. Leonardo Marino, 32 anni
  18. Giorgio Stassi, 67 anni
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