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di Davide Venza

La dinamica dell’incidente

A Riccione, alle 6 del mattino del 31 luglio, due giovani ragazze bolognesi hanno perso la vita a causa di un violentissimo impatto contro un treno Frecciarossa. In un attimo, quello che doveva essere un semplice viaggio di ritorno a casa, si è trasformato in una tragedia che ha stroncato una famiglia. Giulia e Alessia Pisanu: questi i nomi delle due giovani ragazze. Stando alle ricostruzioni e alle testimonianze, pare che una delle due ragazze non fosse in sè, a causa del furto del proprio cellulare, avvenuto poco prima. Una delle due ragazze era ferma sui binari mentre l’altra si era seduta sulla banchina forse per scendere, superare i 50 centimetri di cemento che la separavano dalla sorella e cercare di salvarla o forse per aiutarla a risalire. Non sono servite a salvarle né le urla degli altri viaggiatori né il fischio insistente dell’ETR Freccia Rossa, in arrivo a Riccione da Pescara.

La Questura di Rimini lavora su due ipotesi

Sono due le piste che sta seguendo la Questura di Rimini per fare chiarezza su una tragedia così inaspettata. La prima è che una delle due sorelle potrebbe aver tentato il suicidio fermandosi tra le rotaie. L’altra l’avrebbe raggiunta per spostarla, ma non in tempo prima dell’arrivo del treno. La seconda ipotesi è che invece una delle due ragazze fosse alticcia e non si sia accorta di stare sopra le traversine. L’altra anche in questo caso sarebbe morta nel tentativo di salvarla. Ha commentato così il Sindaco di Riccione: “A nome di tutta la comunità di Riccione esprimo profondo dolore per quanto accaduto questa mattina nella nostra Stazione e cordoglio per le famiglie colpite da questa immane tragedia. In questo momento di dolore verso le famiglie di queste due giovani donne, siamo vicini alle Forze dell’ Ordine che stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto”

 

 

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