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Servizio Igienico sanitario nelle scuole a rischio

Questa mattina è intervenuto al Time Magazine l’On Mario Caputo per parlare del servizio igienico sanitario nelle scuole e per chiarire quale sarà il futuro degli operatori del settore recentemente sostituiti da collaboratori scolastici privi di qualifiche specifiche.

Il servizio igienico sanitario nelle scuole è un diritto innegabile per chi lo riceve e deve essere erogato in maniera corretta dal personale OSA e OSS – ha dichiarato Caputo – Non è possibile pensare di sostituire queste figure anche per il rapporto di fiducia che si crea, nel corso del tempo tra gli stessi e gli assistiti”

Il problema è parecchio avvertito dalle circa 2000 risorse impiegate in passato in questo settore: “Ho raccolto l’appello di un’intera categoria che reclama le giuste attenzioni -ha affermato l’On Caputo – ma anche di tutte quelle famiglie che, solo grazie alla continuità di questo servizio, riescono a mandare a scuola i propri congiunti”

Servizio igienico sanitario e burocrazia

E’ in programma per il prossimo 21 luglio un incontro ufficiale tra l’Assessore Regionale Scavone e l’On Mario Caputo ed il tema principale sarà proprio quello di scavalcare gli intoppi burocratici che in questo momento mettono a rischio la prosecuzione del servizio. Il problema, in origine, nasce da un parere non vincolante ottenuto dal Governo Regionale secondo il quale il servizio igienico sanitario potrebbe anche essere svolto da collaboratori generici con un minore esborso economico.

“La forza del mio intervento – ha chiarito Caputo – è dettata proprio dall’urgenza di risolvere questo problema subito. Non si doveva giungere a questo punto, senza alcuna certezza di cosa accadrà alla ripresa della scuola. Non possiamo riversare i problemi burocratici della politica regionale sulle famiglie che chiedono semplicemente di ottenere ciò che a loro spetta. Prometto che, prima dell’inizio della scuola, il servizio tornerà come prima e tutti i problemi saranno risolti

La posizione del sindacato

E’ intervenuta in studio anche Giorgia Geraci, delegata Slai Cobas e operatrice OSA del settore: “Si tratta di un problema che come unica soluzione ha il ritorno delle figure OSA e OSS allo svolgimento del servizio igienico sanitario nelle scuole. Qualsiasi altra figura professionale non possiede le competenze per lavorare al meglio e, cosa più importante, neanche le autorizzazioni ad alcuni tipi di interventi necessari durante la normale giornata lavorativa a contatto con persone diversamente abili”

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