Niente padrini e madrine per Battesimi e Cresime per tre anni: la decisione
Niente padrini e madrine per Battesimi e Cresime per i prossimi tre anni. Questo è quanto deciso dall’Arcivescovo Salvatore Gristina della diocesi di Catania.
L’Arcivescovo ha emanato un decreto “ad experimentum e ad triennium” con il quale si comunica ai presbiteri e ai diaconi della diocesi la decisione di eliminare la figura di padrini e madrine nei sacramenti.
Gristina ha così motivato la sua decisione: “La secolare tradizione della Chiesa vuole che padrino o madrina accompagnino il battezzando o il cresimando perché gli siano di aiuto nel cammino di fede. Ad esigere la presenza dei padrini non è la celebrazione in quanto tale, ma la crescita nella fede del battezzando o del cresimando, per cui essi dovranno essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana. Il loro compito è una vera funzione ecclesiale. (Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1255)”.
L’Arcivescovo ha così continuato: “nell’odierno contesto socio-ecclesiale la presenza dei padrini e delle madrine risulta spesso una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale, in cui rimane ben poco visibile la dimensione della fede; considerato, altresì, che la situazione familiare complessa e irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito rende la questione ancora più delicata; visto che il legislatore nella normativa codiciale al can. 872 non prescrive l’obbligatorietà di tale figura”. La decisione, secondo Gristina, “ha lo scopo di verificare la possibilità di recuperarne l’identità e la missione ecclesiale”.
Il decreto, che ricordiamo avrà durata per tre anni, entrerà in vigore dal 25 maggio.